Coltelli "da Rambo) - Libera detenzione?

Coltelli "da Rambo) - Libera detenzione?

Messaggioda AL FRED » 09/07/2018, 11:56

Buongiorno,
leggo che i "coltelli da Rambo" sono di libera vendita e che non vanno denunciati all'Autorità di P.S., analogamente a quanto accade con le katane non affilate, in quanto:

https://www.coltelleriacollini.it/legislazione.html

Coltelli da sopravvivenza, da caccia e da pesca:
Per i coltelli tipo “Rambo” si tratta in genere di coltelli a lama fissa da caccia, di grosse dimensioni, con punta ricurva e falso filo e, sovente con costa seghettata.
Essi, a parte l’aspetto un po’ impressionante (creato ad arte a fini pubblicitari) sono solo dei normali coltelli da caccia e quindi non sono assimilabili ad armi. Ovviamente non debbono avere un doppio filo, in quanto in tal caso sarebbero dei pugnali veri e propri. La differenza essenziale sta in questo: se la lama è affilata solo in punta in modo da creare il falso filo si è di fronte ad un coltello; se la affilatura investe non solo la punta ma anche parte della costa, si è di fronte ad un pugnale con doppio filo; questo perché il falso filo è utile per certe operazioni venatorie (sventramento e scuoiatura di animali), mentre che il doppio filo è utile solo per infliggere colpi penetranti. E’ vero che per un cacciatore che dovesse difendersi dall’assalto di una fiera o per il pescatore che dovesse difendersi da un pescecane, un pugnale sarebbe preferibile ad un coltello da caccia, ma non pare che il legislatore abbia tenuto conto di queste sfumature.
È doveroso osservare che la distinzione tra coltello è pugnale è un’invenzione esclusivamente italiana e che nessun altro paese europeo mi risulta aver sentito la necessità di una tale sottile distinzione, così come non ha sentito la necessità di distinguere tra coltelli a lama pieghevole e coltelli a lama fissa.

Il coltello è un utensile creato dall’uomo per tagliare materiali non troppo duri mediante una lama fissata ad un manico. Si distingue in ciò da quelle armi bianche studiate per penetrare nel corpo umano, come il pugnale. La distinzione, dal punto di vista tecnico, può in alcuni casi essere molto sfumata, tanto da aversi strumenti con caratteristiche miste (coltelli-pugnale), ma la destinazione primaria è in genere sufficientemente chiara e, sulla base delle origini storiche dello strumento, del suo impiego in certi ambienti culturali o etnici, delle sue caratteristiche tecniche, non è difficile dire se ci si trova di fronte ad uno strumento, solo occasionalmente atto ad offendere, oppure ad un’arma propria con funzione primaria di ledere la persona.
Siccome il punto di contatto fra le due categorie è dato proprio dal coltello e dal pugnale, è necessario precisarne le rispettive caratteristiche e la terminologia di base. Un coltello è composto da due parti fondamentali: il manico od impugnatura e la lama. La lama è generalmente una striscia di acciaio piatta, con facce parallele o formanti un cuneo, che su di un lato viene affilata in modo da creare il cosiddetto tagliente che può essere liscio oppure a sega, ondulato, seghettato, ecc. In coltelli sottili, in cui le due facce formano un angolo molto acuto, il tagliente può mancare. L’estremità del tagliente è detta filo, che può mancare in alcuni coltelli (ad es. da ostriche). Mediante l’affilatura si crea il giusto angolo del tagliente, mediante l’arrotatura si crea e mantiene il filo. Il lato opposto al tagliente si chiama dorso o costa della lama e può essere piatto, arrotondato, seghettato, misto. La seghettatura non è prevista per rendere lo strumento più lesivo ma per utilizzarlo come seghetto o per il taglio di lamiere o di corde.
La lama può terminare in una punta, rettilinea o ricurva verso l’alto od il basso, od essere più o meno arrotondata oppure tronca. Anche la punta arrotondata o tronca può essere, o meno, affilata. La punta che è affilata per un breve tratto anche sulla costa in prossimità della punta stessa, dicesi falso filo. Il filo inizia dalla punta e termina al tallone, che è la parte più robusta della lama su cui si appoggiano i fornimenti (elso, manico, ecc Dopo il tallone inizia il codolo e cioè il prolungamento della lama su cui viene montato il manico.
I pugnali si differenziano dai coltelli per avere due taglienti e due fili e una punta a lancia, vale a dire simmetrica su entrambi i lati. Talvolta la lunghezza di uno dei taglienti occupa solo metà della lama che presenta quindi, su di un lato, sia una costa che un tagliente.A seconda del tipo di manico e di lama i coltelli assumono varie denominazioni.
Distinzione fondamentale è quella tra coltelli a lama fissa e coltelli con lama pieghevole o a serramanico o da tasca.
Coltellia lama fissa sono quelli in cui la lama è rigidamente fissata in modo permanente all’impugnatura. Rientrano in questa categoria i coltelli da cucina, i coltelli da tavola, i coltelli da sopravvivenza (survival, anche noti come “tipo Rambo” ), i coltelli da caccia e da pesca, ecc. Di regola i coltelli a lama fissa vengono portati in un fodero per evitare che si rovini il filo ed il pericolo di tagli accidentali.
In questa categoria possono trovarsi degli strumenti di lavoro con le forme più strane come, ad esempio, i coltelli per scuoiare e per conciatori di pelli (skinner) con lama semicircolare e impugnatura posta ad angolo retto ad essa, così che la lama esce tra due dita della mano che lo impugna. Alcuni sono poi stati modificati in modo da avere una lama appuntita per servire solo quali strumenti di offesa (coltelli a spinta).
Coltellia lama pieghevole sono quelli in cui la lama è mobile ed incernierata nell’impugnatura entro cui può essere serrata (da ciò il nome “a serramanico”). La maggior parte di essi sono muniti di un bloccaggio di sicurezza (dente o lamina di arresto, ghiera girevole), che blocca la lama una volta aperta per evitare che essa si pieghi durante l’uso e tranci le dita dell’utilizzatore. Coltelli da tasca di modeste dimensioni vengono chiamati temperini. Molti coltelli da tasca sono muniti di lame di diversa lunghezza o di vari accessori (lima, seghetto, cacciavite, punteruolo, ecc.).
In questa categoria dei coltelli pieghevoli si debbono distinguere: coltelli allungabili, coltelli balisong, coltelli con apertura a scatto, coltelli a lama scorrevole o a gravità.

http://www.legaleconsulenza.it/diritto- ... telli.html

...Tanto premesso, i due coltelli rambo affilati soltanto alla punta, di cui alla presente consulenza, non devono essere denunciati, ma devono essere conservati in casa ad uso esclusivamente decorativo; in concreto, non hai diritto di portare con te, in giro, un coltello rambo di tale lunghezza, con punta affilata.
… e non ne avresti diritto nemmeno se paradossalmente lo denunciassi alle autorità competenti !!!


Immagino che intendi acquistare tali coltelli a solo scopo decorativo, per tenerli in casa.

Concordate?

Grazie
AL FRED
 
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Re: Coltelli "da Rambo) - Libera detenzione?

Messaggioda AL FRED » 09/07/2018, 11:57

http://www.lavetrinadellearmi.it/magazi ... lle-sparo/


Alla fine, l’unico criterio pratico consiste nel verificare se lo strumento si presti o non si presti a un impiego di tipo lavorativo o sportivo. In linea generale, tale uso deve essere escluso per gli strumenti dotati di doppio filo identico, che assumono le caratteristiche del pugnale o dello stiletto, mentre i coltelli tipo Rambo dotati come sono di un filo tagliente da un lato e di un altro lato seghettato o non tagliente (se non nella parte apicale) si prestano all’uso nel tempo libero (così come quelli per subacquei).

Indirettamente anche qui:

http://www.earmi.it/diritto/giurisprudenza/pugnali.html

nella tabella

Ed ecco quindi, per illustrare la somma ingiustizia, la pena minima, a seconda delle situazioni, per quando si porta un coltello fuori di casa senza giustificato motivo, o per il porto di un pugnale. In questo caso però la pena va poi aumentata per non averle denunziato!

Minuscolo e inoffensivo temperino
6 mesi

Coltello di Rambo o machete
6 mesi

Pattada a lama libera di 15 cm
6 mesi

Opinel con lama di 7 cm e ghiera di fissaggio
18 mesi

Temperino minuscolo con blocco di lama
18 mesi

Coltello da macellaio
6 mesi

Minuscolo temperino a scatto, con lama senza punta
18 mesi

Pugnale Camillus da combattimento
18 mesi

Pugnale da subacqueo
6 mesi

Fucile da caccia grossa moderno ad avancarica
6 mesi

Porto di pistola senza licenza
16 mesi



punendo più severamente il porto di un temperino minuscolo con blocco di lama rispetto al porto di un coltello da Rambo... si afferma che il coltello da Rambo è un coltello di notissima tipologia merceologica, non rientrante nella categoria delle "armi bianche"...


Cass. n. 10696/2013
Il porto ingiustificato fuori dalla propria abitazione o dalle appartenenze di essa di un coltello marca "Opinel" non integra la contravvenzione di cui all'articolo 699 c.p. ma quella prevista dall'articolo 4, comma secondo, L. n. 110 del 1975, trattandosi di un coltello di notissima tipologia merceologica, non rientrante nella categoria delle "armi bianche".
AL FRED
 
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Re: Coltelli "da Rambo) - Libera detenzione?

Messaggioda AL FRED » 09/07/2018, 11:58

http://armeriavesuvio.blogspot.com/2016 ... rambo.html

Oggetti di libera vendita e detenzione per tutti i maggiorenni

https://www.anticaportadeltitano.com/co ... nives.html

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