adempimenti entro il 31 marzo

adempimenti entro il 31 marzo

Messaggioda Sucricri » 21/03/2018, 19:05

Qualcuno mi sa riepilogare gli adempimenti in scadenza entro il 31 marzo ? Grazie
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Re: adempimenti entro il 31 marzo

Messaggioda raffaelegranitto » 21/03/2018, 20:39

Sucricri ha scritto:Qualcuno mi sa riepilogare gli adempimenti in scadenza entro il 31 marzo ? Grazie

ADEMPIMENTI 31 MARZO 2018 (Riferimenti tratti da riviste specializzate)
1 - TRASFERIMENTI STATALI - FONDO PER CONTENZIOSI
[31 Marzo – termine perentorio]
Richiesta di accesso, per l’anno 2018, da parte dei Comuni interessati al riparto del fondo per i contenziosi connessi a sentenze esecutive di risarcimento conseguenti a calamità naturali o cedimenti strutturali, o ad accordi transattivi ad esse collegati, verificatisi entro il 25 giugno 2016.
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Normativa di riferimento: art. 4, comma 2, D.L. 24 giugno 2016, n. 113, convertito dalla Legge 7 agosto 2016, n. 160
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L’adempimento:
E’ istituito presso il Ministero dell’Interno un fondo qualificato «Fondo per i contenziosi connessi a sentenze esecutive relative a calamità o cedimenti» munito di una dotazione di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni fino al 2019. Le risorse sono assegnate ai Comuni che, a seguito di sentenze esecutive di risarcimento conseguenti a calamità naturali o cedimenti strutturali, o ad accordi transattivi ad esse collegate, sono obbligati a sostenere spese di ammontare complessivo superiore al 50% della spesa corrente media rilevata negli ultimi tre rendiconti approvati. Le calamità naturali e/o i cedimenti strutturali devono essersi verificati entro il 25/06/2016.
I Comuni interessati devono fare richiesta – con modalità telematiche – al Ministero dell’Interno entro il termine perentorio annuale del 31 marzo.
La ripartizione del Fondo avviene con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’economia e finanze, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, da adottare entro novanta giorni dal termine di invio delle richieste. Di prassi le richieste sono soddisfatte per un massimo del 90% delle stesse. Qualora il 90% delle richieste dovesse superare l’ammontare annuo complessivamente assegnato, le risorse sarebbero attribuite proporzionalmente. Nel caso in cui il 90% delle richieste fosse invece inferiore all’ammontare annuo complessivamente assegnato, la quota residua verrebbe riassegnata tra le disponibilità dell’anno successivo.
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2 - COMUNICAZIONE ALL’AGCOM DELLE SPESE PER PUBBLICITA’ ISTITUZIONALE
[31 Marzo – termine perentorio]
Comunicazione annuale, anche in mancanza di spesa, a mezzo di modello telematico da inviare all’indirizzo di posta elettronica entipubblici@cert.agcom.it, all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) delle somme impegnate – nel 2017 – per l’acquisto, ai fini di pubblicità istituzionale, di spazi sui mezzi di comunicazione di massa.
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Normativa di riferimento:
art. 41, comma 2, D.Lgs. 31 luglio 2005, n. 177;
art. 10, comma 1, deliberazione AGCOM, n. 129/02/CONS del 24 aprile 2002, nel testo sostituito dall’art. 1, deliberazione 7 marzo 2005, n. 139/05/CONS;
deliberazione AGCOM 14 gennaio 2016, n. 4 e comunicato 28 gennaio 2016
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L’adempimento:
Gli Enti sono tenuti a dare comunicazione all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) delle somme impegnate per l’acquisto, ai fini di pubblicità istituzionale, di spazi sui mezzi di comunicazione di massa relative a ciascun esercizio finanziario.
La comunicazione va eseguita entro il 31 marzo di ogni anno, in relazione alle spese dell’ultimo esercizio finanziario concluso, in conformità ai modelli telematici resi disponibili attraverso l’accesso al sistema indicato all’indirizzo internet http://www.roc.infocamere.it. La trasmissione dei modelli va effettuata anche nel caso in cui il Comune non abbia impegnato, nell’esercizio precedente, alcuna somma per l’acquisto dei predetti spazi.
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3 - EQUILIBRIO FINALE DI COMPETENZA
[31 Marzo – termine perentorio]
Trasmissione al MEF – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato – I.Ge.P.A. ufficio II, della certificazione annuale 2017 sul saldo finanziario di competenza.
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Normativa di riferimento: art. 1, commi 480 e ss., Legge n. 232/2016
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L’adempimento:
Il Comune è tenuto ad inoltrare, tramite il sistema web appositamente previsto nel sito «http://pareggiobilancioentiterritoriali.tesoro.it», entro il termine perentorio del 31 marzo di ciascun anno, al Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato una certificazione dei risultati conseguiti, firmata digitalmente, ai sensi dell’articolo 24 del codice di cui al D.lgs n. 82/2005, dal rappresentante legale, dal responsabile del servizio finanziario e dall’organo di revisione economico-finanziaria,
La trasmissione per via telematica della certificazione ha valore giuridico ai sensi dell’articolo 45, comma 1, del D.lgs n. 82/2005. La mancata trasmissione della certificazione entro il termine perentorio del 31 marzo costituisce inadempimento all’obbligo del pareggio di bilancio. Nel caso in cui la certificazione, sebbene in ritardo, sia trasmessa entro trenta giorni dal termine stabilito per l’approvazione del rendiconto della gestione (30 Aprile) e attesti il conseguimento dell’obiettivo di saldo, si applica la sola sanzione disposta dal comma 723, lettera e], art 1 della Legge n. 208/2015 ovvero il divieto di assumere personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto. Viene interdetta anche la possibilità di sottoscrivere contratti di servizio con soggetti privati che si rivelino elusivi del divieto di assunzione.
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4 - PIANO TRIENNALE DI RAZIONALIZZAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DELLA SPESA
[31 Marzo – termine perentorio: il Piano va allegato al DUP]
(Discrezionale) Assunzione, con deliberazione giuntale, del Piano triennale 2019-2021 (con adeguamento annuale) di razionalizzazione e riqualificazione della spesa, di riordino e ristrutturazione amministrativa, di riduzione dei costi della politica e di funzionamento, ivi compresi gli appalti dei servizi, gli affidamenti alle partecipate ed il ricorso alle consulenze attraverso persone giuridiche. L’adozione dei Piani va comunicata alle organizzazioni sindacali.
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Normativa di riferimento:
art. 16, commi 4 e 6, D.L. 6 luglio 2011, n. 98, convertito dalla Legge 15 luglio 2011, n. 111,
art. 19, D.lgs n. 150/2009,
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L’adempimento:
I Comuni possono adottare, entro il 31 marzo di ogni anno, Piani triennali di razionalizzazione e riqualificazione della spesa, di riordino e ristrutturazione amministrativa, di semplificazione e digitalizzazione, di riduzione dei costi della politica e di funzionamento, ivi compresi gli appalti di servizio, gli affidamenti alle partecipate e il ricorso alle consulenze attraverso persone giuridiche. I Piani devono indicare la spesa sostenuta a legislazione vigente per ciascuna delle voci di spesa interessate ed i correlati obiettivi in termini fisici e finanziari.
Si evidenzia che la ratio della disciplina inerente i Piani di razionalizzazione di cui all’articolo 16 del D.L. 98/2011 è il miglioramento dei saldi di finanza pubblica, quindi la possibilità di impiegare le eventuali economie, limitatamente al 50%, per la contrattazione integrativa realizza un derivato strumento di incentivazione all’adozione dei Piani di razionalizzazione. Infatti, salvo espresse deroghe legislative, i risparmi conseguiti costituiscono delle economie, definitivamente acquisite a bilancio.
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5 - CARTA DI IDENTITÀ ELETTRONICA: VERSAMENTO CORRISPETTIVI RISCOSSI
[31 Marzo – termine perentorio]
Versamento quindicinale (di fine mese) dell’Ente sul c/c/p intestato alla tesoreria provinciale dello Stato di Viterbo – Capo X – Cap. 3746, con correlata comunicazione al Min. Interno, dei corrispettivi riscossi per il rilascio delle carte d’identità elettroniche.
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Normativa di riferimento:
D.M. 25 Maggio 2016;
Circolare Ministero Interno, Direzione centrale per i servizi demografici, 04 Luglio 2016, n. 11/2016
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L’adempimento:
L’importo del corrispettivo da porre a carico dei richiedenti la carta d’identità elettronica a titolo di rimborso delle spese di cui all’art. 7-vicies quater, comma 1, del decreto-legge 31 gennaio 2005, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla Legge 31 marzo 2005, n. 43, è determinato in euro 13,76, oltre IVA e oltre i diritti fissi e di segreteria, ove previsti.
Il Comune provvede a versare (per la seconda quindicina di giorni) il corrispettivo di 16,79 euro, per ciascuna richiesta di carta d’identità, entro la fine di ciascun mese all’entrata del Bilancio dello Stato.
Sussiste l’esigenza di documentare la gestione finanziaria della nuova CIE attraverso il prospetto di cui alla Circolare n. 11/2016. I diritti fissi e di segreteria restano di spettanza del Comune che ha emesso la carta d’identità elettronica e, pertanto, rimangono nell’ambito della tesoreria del comune stesso.
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6 - RICOGNIZIONE DEL PERSONALE
[31 Marzo – termine convenzionale]
Adozione del provvedimento di ricognizione annuale del personale, rivolto a individuare situazioni di soprannumero o eccedenze. La mancata ricognizione comporta il divieto di effettuare assunzioni o instaurare rapporti di lavoro con qualunque tipologia contrattuale, pena la nullità degli atti posti in essere e responsabilità disciplinare del dirigente responsabile.
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Normativa di riferimento: art. 33, D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, nel testo sostituito dall’art. 16, comma 1, Legge 12 novembre 2011, n. 183
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L’adempimento:
Il Comune deve annualmente porre in essere un’azione esplorativa tesa all’identificazione di eventuali situazioni di soprannumero o eccedenza di personale, in relazione alle esigenze funzionali o alla situazione finanziaria. In caso di esito positivo, in termini avanzo di personale, l’Ente è tenuto a dare immediata comunicazione al Dipartimento della Funzione pubblica.
Trascorsi dieci giorni dalla comunicazione, l’Amministrazione applica l’articolo 72, comma 11 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 e, in subordine, riscontra la possibilità di ricollocazione totale o parziale del personale in situazione di soprannumero o di eccedenza nell’ambito del medesimo Ente, anche mediante il ricorso a forme flessibili di gestione del tempo di lavoro o a contratti di solidarietà, ovvero presso altre amministrazioni, previo accordo con le stesse, comprese nell’ambito della Regione, tenuto altresì conto di quanto previsto dall’articolo 1, comma 29, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148,
Passati novanta giorni dalla comunicazione di cui sopra, il Comune colloca “in disponibilità” il personale che non sia possibile impiegare diversamente nell’ambito della medesima amministrazione e che non possa essere ricollocato presso altri Enti nell’ambito regionale ovvero che non abbia preso servizio presso diversa amministrazione secondo gli accordi di mobilità.
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7 - CONSEGNA CERTIFICAZIONI SOSTITUTO D’IMPOSTA
[31 Marzo – termine perentorio]
Consegna ai soggetti percettori di compensi assoggettati a ritenuta della Certificazione Unica ai fini fiscali e contributivi, relativa all’anno precedente.
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Normativa di riferimento: art. 4, comma 6-quater, D.P.R. 22 luglio 1998, n. 322, nel testo modificato dall’art. 7-quater, comma 14, D.L. 22 ottobre 2016, n. 193, convertito dalla Legge 1 dicembre 2016, n. 225
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L’adempimento:
Il Comune, nelle vesti di soggetto obbligato ad operare ritenute alla fonte, nonché di intermediario che interviene in operazioni fiscalmente rilevanti e per questo tenuto alla comunicazione di dati ai sensi di specifiche disposizioni normative, presenta annualmente una dichiarazione unica, anche ai fini dei contributi dovuti all’Istituto nazionale per la previdenza sociale (I.N.P.S.) e dei premi dovuti all’Istituto nazionale per le assicurazioni contro gli infortuni sul lavoro (I.N.A.I.L.) relativa a tutti i percipienti.
L’Ente deve rilasciare un’apposita certificazione unica (anche ai fini dei contributi dovuti all’I.N.P.S.) attestante l’ammontare complessivo delle somme erogate, l’ammontare delle ritenute operate, delle detrazioni di imposta effettuate e dei contributi previdenziali e assistenziali.
La certificazione è unica anche ai fini dei contributi dovuti agli altri enti e casse previdenziali. Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, emanato di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sono stabilite le relative modalità di attuazione. La medesima sostituisce le attestazioni previste ai fini contributivi.
Le certificazioni, sottoscritte anche mediante sistemi di elaborazione automatica, sono consegnate agli interessati entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui le somme sono state corrisposte ovvero entro dodici giorni dalla richiesta degli stessi in caso di interruzione del rapporto di lavoro.
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8 - IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITÀ - DIRITTO SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI - TASSA OCCUPAZIONE SPAZI ED AREE PUBBLICHE: OBBLIGHI DI TRASMISSIONE
[31 Marzo – termine perentorio]
Trasmissione al MEF, Direzione centrale per la fiscalità locale, di una situazione riepilogativa relativa alla gestione contabile (e gettito) dell’anno precedente, corredata dei dati dei singoli trimestri, dell’imposta sulla pubblicità e diritto sulle pubbliche affissioni e della tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche.
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Normativa di riferimento: Art 4, comma 2, D.M. 26 aprile 1994
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L’adempimento:
Il Comune deve trasmettere alla Direzione centrale per la fiscalità locale, entro il 31 marzo di ciascun anno, una situazione riepilogativa delle gestione contabili aventi ad oggetto le riscossioni:
• dell’imposta comunale sulla pubblicità,
• dei diritti sulle pubbliche affissioni,
• della tassa sull’occupazione di spazi ed aree pubbliche,
relative all’anno precedente, corredate dei dati dei singoli trimestri, con l’annotazione, nel caso di gestione in concessione, degli estremi dei versamenti alla tesoreria comunale.
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9 - EQUILIBRIO FINALE DI COMPETENZA: RICHIESTA SPAZI FINANZIARI REGIONALI
[31 Marzo – termine perentorio]
Trasmissione alla Regione (da parte del Comune) delle domande di cessione e acquisizione di spazi finanziari per uno o più esercizi successivi.
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Normativa di riferimento:
Dpcm n. 21 del 21 febbraio 2017,
art 10, comma 5, Legge n. 243/2012,
art 1, comma 507 Legge n. 232/2016
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L’adempimento:
Con l’adozione del Dpcm n. 21 del 21 febbraio 2017 sono stati individuati i criteri e le modalità di attuazione dell’articolo 10, comma 5, della legge n. 243/2012 in materia di ricorso agli spazi finanziari regionali. Attraverso lo strumento delle intese regionali possono essere avviate, da parte di Comuni sprovvisti di spazi finanziari sufficienti, operazioni di indebitamento e di investimento finanziate da avanzi di amministrazione. Le Regioni devono aver definito le regole di cessione e di acquisizione degli spazi finanziari attraverso un avviso pubblicato sul proprio sito entro il termine perentorio del 15 febbraio 2018 (15 gennaio dal 2019).
Entro il termine perentorio del 31 marzo 2018 (28 febbraio a regime) i Comuni trasmettono alla Regione le domande di cessione e acquisizione di spazi finanziari per uno o più esercizi successivi. Entro il 30 aprile 2018 (31 marzo a regime), con deliberazione della Giunta regionale, previo parere favorevole del Cal (Consiglio autonomie locali), sono assegnati gli spazi.
Le priorità indicate nel Dpcm per la conclusione delle intese vedono, al primo posto, i Comuni con popolazione fino a mille abitanti ed i Comuni istituiti nel quinquennio precedente all’anno dell’intesa (a seguito di fusione conclusa entro il 1° gennaio dell’anno dell’intesa). La disponibilità di spazi finanziari sostiene, in seconda istanza, gli enti territoriali che dispongono di progetti esecutivi elaborati in conformità all’art 23, comma 8, del D.lgs n. 50/2016 validati e approvati, completi di cronoprogramma di spesa, posizionati a seconda della maggiore incidenza del fondo cassa rispetto alla quota vincolata o libera del risultato di amministrazione (nel caso di utilizzo di avanzo). Gli spazi finanziari che residuano, rispetto all’appagamento delle necessità espresse dagli enti inclusi nelle priorità sopra riportate, sono attribuiti agli enti che presentano la maggiore incidenza del fondo di cassa rispetto all’avanzo di amministrazione.
Gli Enti che chiedono spazi devono fornire i dati relativi all’avanzo di amministrazione (al netto degli accantonamenti a Fondo crediti dubbia esigibilità), al fondo cassa al 31 dicembre 2017 e alla quota dei fondi stanziati nel bilancio destinati a confluire nel risultato di amministrazione.
Una volta definita la redistribuzione degli spazi, resta in capo ai beneficiari l’obbligo di trasmettere le informazioni relative agli investimenti effettuati a valere sugli spazi ricevuti alla Bdap-mop. Il mancato invio dei dati è sanzionato con il divieto di assumere, vigente fino al compiuto adempimento del precetto di legge. Va segnalato infine che, ai sensi dell’articolo 1, comma 507 della Legge n. 232/2016, il non integrale utilizzo degli spazi comporta la non possibilità di impiego di spazi finanziari nell’esercizio finanziario successivo.
Raffaele Granitto
Ultima modifica di raffaelegranitto il 21/03/2018, 21:40, modificato 1 volta in totale.
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Re: adempimenti entro il 31 marzo

Messaggioda silvano1956 » 21/03/2018, 21:23

2 - COMUNICAZIONE ALL’AGCOM DELLE SPESE PER PUBBLICITA’ ISTITUZIONALE
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Comunicazione annuale, anche in mancanza di spesa, a mezzo di modello telematico da inviare all’indirizzo di posta elettronica entipubblici@cert.agcom.it, all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) delle somme impegnate – nel 2017 – per l’acquisto, ai fini di pubblicità istituzionale, di spazi sui mezzi di comunicazione di massa.

SCADENZA ANNUALE FISSATA AL 30 SETTEMBRE.
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Re: adempimenti entro il 31 marzo

Messaggioda ullifa » 22/03/2018, 15:40

agcom. io sapevo che andava fatta solo se si acquistano spazi.

https://www.agcom.it/entipubblici
ATTENZIONE: per l'invio dei dati di cui all'art. 41 TUSMAR, si fa presente che, con delibera n. 59/17/CONS dell'8 febbraio 2017, l'Autorità ha fissato dal 1° al 30 settembre di ciascun anno .

Le Amministrazioni pubbliche e gli Enti pubblici anche economici che destinano somme per l’acquisto di spazi sui mezzi di comunicazione di massa, ai fini della pubblicità istituzionale, sono tenuti a trasmettere all’Autorità la comunicazione di cui all’art. 41, comma 3, del Tusmar, nel periodo che va dal 1° al 30 settembre di ciascun anno
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