INCAPIENZA QUOTA IN C/ CAPITALE

INCAPIENZA QUOTA IN C/ CAPITALE

Messaggioda Claudio68 » 21/01/2019, 14:53

Subentrando in un nuovo Ente al 01.01.2019, mi sono reso conto che nel bilancio 2018 non è stata stanziata una somma sufficiente per il rimborso della quota capitale mutui, tanto che non riesco a chiudere le regolarizzazioni del 2018 non potendo emettere il mandato per la somma totale (restano fuori circa 4.500 euro)
Qualcuno mi sa consigliare su come procedere per sistemare questo pasticcio ?
Grazie.
Claudio68
 
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Re: INCAPIENZA QUOTA IN C/ CAPITALE

Messaggioda raffaelegranitto » 21/01/2019, 22:54

Claudio68 ha scritto:Subentrando in un nuovo Ente al 01.01.2019, mi sono reso conto che nel bilancio 2018 non è stata stanziata una somma sufficiente per il rimborso della quota capitale mutui, tanto che non riesco a chiudere le regolarizzazioni del 2018 non potendo emettere il mandato per la somma totale (restano fuori circa 4.500 euro)
Qualcuno mi sa consigliare su come procedere per sistemare questo pasticcio ?
Grazie.

Potresti utilizzare, per similitudine, la procedura relativa alle regolarizzazione dei pagamenti per azioni esecutive punto 6.3. del principio contabile applicato 4/2 in base al principio che le riscossioni e i pagamenti devono essere imputati contabilmente all'esercizio in cui è effettuata l’operazione da parte del tesoriere, anche se la comunicazione del tesoriere è pervenuta all'ente nell'esercizio successivo. Quindi le reversali e i mandati che regolarizzano incassi e pagamenti effettuati dal tesoriere nel'’esercizio precedente devono essere imputati contabilmente alla competenza finanziaria dell’esercizio precedente, anche se emessi nell'esercizio successivo. A tale proposito si evidenzia che, come previsto dell’art. 7, comma 1, lettera b) del D.Lgs. n. 118/2011, è vietata l'imputazione provvisoria di operazioni alle partite di giro/servizi per conto terzi. Al termine dell’esercizio in sede di rendiconto della gestione regolarizzi il pagamento in questione registrando l’impegno di spesa ed emettendo il relativo mandato di pagamento a regolarizzazione del sospeso, anche in assenza di apposito stanziamento o di stanziamento insufficiente. Questa comporta, chiaramente, che nel rendiconto della gestione risulterà un capitolo di spesa “sforato”. Successivamente, in sede di approvazione consiliare del rendiconto della gestione, si dovrai procedere al riconoscimento del debito fuori bilancio evidenziando le conseguenze che esso produce sul risultato di amministrazione dell’esercizio e le motivazioni che non hanno consentito, nel corso dell’esercizio, la necessaria variazione di bilancio. Pertanto il riconoscimento del debito fuori bilancio non viene accompagnato da una variazione di bilancio in quanto il finanziamento della spesa si attua attraverso un peggioramento, di pari importo, del risultato di amministrazione, in quanto il principio contabile applicato 4/2 sottolinea che tale procedura “… è del tutto scorretta …” poiché la regolarizzazione avverrebbe in un esercizio successivo a quello di competenza, andando così ad alterare sia il rendiconto della gestione dell’esercizio in cui il pagamento è stato effettuato, in quanto non rappresenta tutte le spese di competenza dell’anno, sia il rendiconto della gestione dell’esercizio successivo, in quanto rappresenta spese che non sono di competenza dell’esercizio.
Raffaele Granitto
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