Valutazione performance dipendente in maternità
Inviato: 23/05/2018, 11:33Buongiorno, sono un delegato RSU e vorrei confrontarmi in vista della contrattazione decentrata dell'anno corrente.
In materia di valutazione della performance il mio contratto decentrato prevede che "affinché la valutazione della prestazione consenta di apprezzare l'attività lavorativa in modo adeguato, occorre che la presenza in servizio sia almeno pari a 6 mesi (presenza effettivamente prestata e registrata) nel periodo di riferimento annuale".
Quindi in caso di servizio inferiore ai 6 mesi in un anno il dipendente non è valutato, e di conseguenza non partecipa alla ripartizione delle risorse. A tale disposizione sono state sottoposte finora anche le colleghe che si assentano dal servizio in corso d'anno a causa di maternità.
Ora però è stato sottoscritto il nuovo CCNL Funzioni Locali 2016-2018 che all'art.43 comma 2 recita:
"Nel periodo di congedo per maternità e per paternità di cui agli artt. 16, 17 e 28 del D.Lgs. n. 151 del 2001, alla lavoratrice o al lavoratore spettano l’intera retribuzione fissa mensile, inclusi i ratei di tredicesima ove maturati, le voci del trattamento accessorio fisse e ricorrenti, compresa la retribuzione di posizione prevista per le posizioni organizzative, nonché i premi correlati alla performance secondo i criteri previsti dalla contrattazione integrativa ed in relazione all'effettivo apporto partecipativo del dipendente, con esclusione dei compensi per lavoro straordinario e delle indennità per prestazioni disagiate, pericolose o dannose per la salute"
Aggiungo inoltre che l'art. 16 del nuovo CCNL prevede che le progressioni orizzontali vengano determinate sulla base delle valutazioni dell'ultimo triennio. In caso di mancata valutazione della dipendente nell'anno della maternità (e potenzialmente anche nell'anno successivo) si creerebbe un meccanismo totalmente penalizzante, che terrebbe questa persona fuori dalle graduatorie per le progressioni per diversi anni.
Vorrei pertanto chiedere al mio Ente di disapplicare la disposizione del contratto decentrato in quanto superata dal contratto nazionale; è una considerazione corretta?
In materia di valutazione della performance il mio contratto decentrato prevede che "affinché la valutazione della prestazione consenta di apprezzare l'attività lavorativa in modo adeguato, occorre che la presenza in servizio sia almeno pari a 6 mesi (presenza effettivamente prestata e registrata) nel periodo di riferimento annuale".
Quindi in caso di servizio inferiore ai 6 mesi in un anno il dipendente non è valutato, e di conseguenza non partecipa alla ripartizione delle risorse. A tale disposizione sono state sottoposte finora anche le colleghe che si assentano dal servizio in corso d'anno a causa di maternità.
Ora però è stato sottoscritto il nuovo CCNL Funzioni Locali 2016-2018 che all'art.43 comma 2 recita:
"Nel periodo di congedo per maternità e per paternità di cui agli artt. 16, 17 e 28 del D.Lgs. n. 151 del 2001, alla lavoratrice o al lavoratore spettano l’intera retribuzione fissa mensile, inclusi i ratei di tredicesima ove maturati, le voci del trattamento accessorio fisse e ricorrenti, compresa la retribuzione di posizione prevista per le posizioni organizzative, nonché i premi correlati alla performance secondo i criteri previsti dalla contrattazione integrativa ed in relazione all'effettivo apporto partecipativo del dipendente, con esclusione dei compensi per lavoro straordinario e delle indennità per prestazioni disagiate, pericolose o dannose per la salute"
Aggiungo inoltre che l'art. 16 del nuovo CCNL prevede che le progressioni orizzontali vengano determinate sulla base delle valutazioni dell'ultimo triennio. In caso di mancata valutazione della dipendente nell'anno della maternità (e potenzialmente anche nell'anno successivo) si creerebbe un meccanismo totalmente penalizzante, che terrebbe questa persona fuori dalle graduatorie per le progressioni per diversi anni.
Vorrei pertanto chiedere al mio Ente di disapplicare la disposizione del contratto decentrato in quanto superata dal contratto nazionale; è una considerazione corretta?