dubbio atroce su vincolo paesaggistico

Gentili tecnici, ho un dubbio che riguarda i beni paesaggistici tutelati per legge.
Come ben sappiamo si tratta dei beni individuati dall’art. 142 del D. Lgs. 42/2004 e tra essi i territori contermini ai laghi, ai fiumi, le montagne per la parte eccedente i 1.600 m s.l.m., i vulcani le zone archeologiche, le foreste e i boschi, i ghiacciai e i circhi glaciali, le zone umide, i vulcani, le zone archeologiche, ecc..
Relativamente ai territori contermini in una fascia di 300 dalla linea di battigia dei laghi, la Soprintendenza competente nel mio territorio ritiene che il legislatore avendo usato il termine generico “laghi” intendesse riferirsi a tutte le tipologie di laghi, quindi sia a quelli naturali e sia a quelli artificiali come le dighe, gli sbarramenti, gli invasi artificiali, ecc..
L’interpretazione della mia Soprintendenza mi lascia alquanto perplesso perché a mio giudizio il legislatore con la parola “laghi” secondo me intendeva riferirsi esclusivamente ai “laghi naturali”. D’altronde il legislatore stesso all’art. 2 del D. Lgs. 42/2004 definendo il patrimonio culturale paesaggistico ne mette in evidenza i valori storici, culturali, naturali, morfologici ed estetici, valori quest’ultimi che, a mio giudizio, non appartengono ad una diga artificiale.
Cosa ne pensate? E le Soprintendenze dei vostri territori come si comportano?
Grazie a chi risponderà.
Come ben sappiamo si tratta dei beni individuati dall’art. 142 del D. Lgs. 42/2004 e tra essi i territori contermini ai laghi, ai fiumi, le montagne per la parte eccedente i 1.600 m s.l.m., i vulcani le zone archeologiche, le foreste e i boschi, i ghiacciai e i circhi glaciali, le zone umide, i vulcani, le zone archeologiche, ecc..
Relativamente ai territori contermini in una fascia di 300 dalla linea di battigia dei laghi, la Soprintendenza competente nel mio territorio ritiene che il legislatore avendo usato il termine generico “laghi” intendesse riferirsi a tutte le tipologie di laghi, quindi sia a quelli naturali e sia a quelli artificiali come le dighe, gli sbarramenti, gli invasi artificiali, ecc..
L’interpretazione della mia Soprintendenza mi lascia alquanto perplesso perché a mio giudizio il legislatore con la parola “laghi” secondo me intendeva riferirsi esclusivamente ai “laghi naturali”. D’altronde il legislatore stesso all’art. 2 del D. Lgs. 42/2004 definendo il patrimonio culturale paesaggistico ne mette in evidenza i valori storici, culturali, naturali, morfologici ed estetici, valori quest’ultimi che, a mio giudizio, non appartengono ad una diga artificiale.
Cosa ne pensate? E le Soprintendenze dei vostri territori come si comportano?
Grazie a chi risponderà.