ANPCI-EMENDAMENTI LEGGE PICCOLI COMUNI

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Messaggioda ROMEO14 » 11/10/2017, 10:45

Comma 1: Al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, “Testo unico delle leggi sull’ ordinamento degli enti locali” sono apportate le seguenti modificazioni:
a) all’art. 151, il comma 6 è abrogato e sostituito dal presente “6. Gli enti locali con popolazione fino a 5.000 abitanti non sono tenuti a predisporre il Documento unico di programmazione”.


Motivazioni: Il DUP è uno strumento inutile, complicato e lontano dalla realtà dei piccoli comuni sino a 5000 abitanti, comuni che ormai non hanno più alcuna autonomia finanziaria per programmare sia per la carenza di risorse in generale (ridotte da anni di spending review), sia di risorse autonome, dato che da quest’anno le entrate proprie, a causa eliminazione IMU e TASI, sono diventate risorse derivate.

Comma 4: Gli articoli 4 e 4 bis del dec. Leg.vo 6 settembre 2011, n. 149 sono soppressi.

Motivazioni: relazione di inizio e fine mandato perfettamente inutili dato che dal sito amministrazione trasparente il cittadino può seguire tutta l’attività amministrativa dell’ente.


Comma 5) Al dec.leg.vo 27 ottobre 2009, n. 150 sono apportate le seguente modificazioni: gli articoli 10 - 13, comma 6, lettere b) e c)- 14, comma 3 e 15 non si applicano ai comuni con popolazione inferiore ai 15000 abitanti.

MOTIVAZIONE : Dai dati forniti dalla ragioneria generale dello stato per il 2013 è emersa qual è la cifra con la quale si premiamo i risultati o le “performance” dei dipendenti dei comuni italiani : 817 euro lordi (nei comuni sotto i 15000 abitanti, è ancora più ridotta). Come sostiene il Prof. Oliveri : “la montagna della normativa e della tanta teoria sull’incentivazione della produttività partorisce, come si nota, un topolino. Per giungere a distribuire poche centinaia di euro lordi, nei comuni occorre attivare tutto il complesso sistema del ciclo delle performance previsto dalla legge 150/2009 e, prima ancora, dal dec.leg.vo 165/2001:
adottare gli atti di programmazione generale come il complesso DUP (documento unico di programmazione ),
poi la programmazione esecutiva, col piano esecutivo di gestione, nel quale definire gli obiettivi, definendo i valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori,
collegare gli obiettivi con le risorse finanziarie, attivare il monitoraggio dell’attività in corso di esercizio e prevedere eventuali interventi correttivi;
misurare e valutare alla fine del ciclo la performance, sia quella organizzativa, sia quella individuale, per poi erogare poche centinaia di euro.
A costi organizzativi e procedurali immensi, considerando di coinvolgere gli OIV (organi indipendenti di valutazione o i nuclei di valutazione, dei quali debbono far parte componenti esterni, con spese a carico degli enti. Probabilmente nessun imprenditore privato si assumerebbe gli oneri connessi al complesso sistema di valutazione previsto dalla legge, per poi limitarsi a erogare pochi spiccioli”, con il rischio, aggiungiamo noi, di vedersi contestato tale immenso lavoro dalla Corte dei Conti e dal MEF che sulla materia formulano colate di pareri e interpretazioni capziosi e contradditori.

ASPETTA E SPERA.
ROMEO14
 
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