ho visto quanto riportato da pagina 15 nel parere collegio revisori dei conti regione toscana..."Permane inoltre il limite relativo alla spesa per la gestione corrente del settore informatico sancito dal comma 512-515 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016) (aggregato che comprende i beni e servizi indicati dal Piano triennale per l’informatica elaborato da AGID “Agenzia per l’Italia Digitale”) che pone nel triennio 2016-2018 un obiettivo di risparmio pari al 50% rispetto a quanto sostenuto nel precedente 2013-2015.
La disposizione normativa in commento esclude dall’obiettivo di risparmio la spesa relativa a
canoni per servizi di connettività e la spesa effettuata tramite Consip S.p.a. o i soggetti aggregatori,
compresa quella relativa alle acquisizioni di particolare rilevanza strategica. Il comma 515 bis
prevede inoltre che al fine di facilitare la partecipazione ai programmi comunitari, le
amministrazioni pubbliche possono procedere, al di fuori delle modalità di cui al comma 512 e
successivi, per attività di ricerca, istruzione, formazione e culturali a richiedere l'accesso alla rete
del GARR in quanto unica rete nazionale della ricerca e facente parte della rete della ricerca
Europea GEANT, ai sensi dell'articolo 40, comma 6, della legge 1 agosto 2002, n. 166. I relativi
costi non sono pertanto inclusi nel computo del tetto di spesa di che trattasi riferito alla spesa annuale
informatica.
Al riguardo, il Collegio richiama quanto evidenziato dalla Corte dei Conti- Sezione regionale di
controllo per la Lombardia nella deliberazione n. 368/2017, ciò al fine di meglio chiarire il tenore
letterale e la ratio della norma “…le azioni di razionalizzazione (indicate ai commi 512-514-bis
dell’articolo 1 della richiamata legge n. 208/2015) abbiano l’obiettivo di conseguire, al termine del
triennio 2016-2018, il risultato del risparmio del 50%. Quest’ultimo sarà, pertanto, pienamente
visibile (e verificabile) a decorrere dalla formazione del bilancio di previsione 2019, in cui ciascun
16 ente pubblico avrà l’obbligo di limitare lo stanziamento (ed il successivo impegno) per la spesa
corrente di beni e di servizi informatici ad un ammontare non superiore al 50% della media del
triennio 2013-2015. Il triennio 2016-2018 rappresenta l’arco temporale all’interno ed entro il quale
le pubbliche amministrazioni devono adottare le azioni di razionalizzazione prescritte o suggerite dai
precedenti commi da 512 a 514 bis, al fine di conseguire, a regime, dal 2019, un risparmio della
spesa corrente per il settore informatico (aggregato che comprende i beni ed i servizi indicati dal
piano triennale per l’informatica elaborato da AGID) pari ad almeno il 50% di quella sostenuta in
media nel triennio 2013-2015”.
Per quanto detto, il Collegio invita l’Amministrazione regionale a proseguire nell’attività di
costante monitoraggio della spesa di che trattasi, riservandosi di verificare il pieno rispetto dei tetti
sopra evidenziati a consuntivo.
aiuto grazie