SISSA ha scritto:cioè l'IVA detratta dalla fattura commerciale (es. fattura di ditta fornitrice di pasti per la scuola) non va versata all'Erario?
E poi la reversale (immagino a compensazione del mandato in partite di giro) nel tit. III che debitore deve avere?
So che è molto tempo che discutiamo su questo argomento, ma secondo me finchè qualche buona anima non scrive esattamente in caso di credito o di debito IVA come ci dobbiamo comportare, penso che non ne veniamo fuori.
... SE MI ARRIVA UNA FATTURA CON IVA RILEVANTE AI FINI IVA perché DI TIPO COMMERCIALE, fino a qualche tempo fa pagavo il totale fattura (supponiamo di 1200 euro ) per intero al fornitore. Quei 200 euro di iva rappresentavano per me un credito verso lo stato. Se alla fine del periodo (esempio alla fine del mese per le liquidazioni mensili) , risultava un iva a debito per fatture emesse dal comune e rilevanti ai fini iva supponiamo per 2400 euro (con un iva di 400), era semplice fare:
400 euro iva a debito - 200 euro iva a credito = 200 da versare entro il 16 del mese successivo
Questo fino a qualche tempo fa .....sigh!
Ora , invece, quando emetto il mandato per pagare 1.200 euro di una fattura commerciale, il software dovrebbe consentire di operare una sorta di ritenuta per iva, e cioè dovrebbe consentire di pagare al fornitore solo l'imponibile pe euro 1.000... In tal modo il tesoriere che riceve il mandato di 1200 euro, 1.000 li versa al fornitore, mentre per l'importo dell'iva (nel ns caso 200) genera un provvisorio (o sospeso) di entrata che noi (almeno qui così facciamo) provvediamo a regolarizzare. in tal modo l'iva è come se rientrasse nelle casse dell'ente e noi la reversale di cui sopra (appunto a regolarizzazione) la emettiamo sul titolo delle entrate . A questo punto è chiaro che se questi 200 euro dell'iva mi rientrano nelle casse dell'ente ...ciò equivale a dire che la stessa non è stata pagata al fornitore (che di fatto ha percepito solo l'imponibile). pertanto, se quell'iva (200) non l'ho versata al fornitore, logicamente non potrò considerarla un credito (cioè un iva a credito) e quindi è come se l'operazione si neutralizzasse. Ciò è dimostrato dal fatto che quella fattura di 1.200 euro la si registra sia tra gli acquisti che tra le vendite... Ora, se nel frattempo hai emesso anche fatture rilevanti ai fini iva , supponiamo per 120 euro, allora l'iva pari a 20 euro costituirà un debito che dovrai versare tal quale all erario...utilizzando apposito capitolo del titolo I della spesa. PENSO CHE GLI ALTRI CONDIVIDANO QUESTO RAGIONAMENTO.... Insomma, io per l'iva split commerciale NON PASSO per le partite di giro...Lo faccio solo per lo split istituzionale..