Split payment: il decreto di attuazione

Re: Split payment: il decreto di attuazione

Messaggioda ecomepro » 01/02/2015, 19:00

enzoligori ha scritto:Come dobbiamo comportarci al momento di pagare una fattura tenuto conto che utilizzare lo stesso metodo delle ritenute d'acconto irpef non appare corretto? Sembra inevitabile dover emettere due mandati sullo stesso intervento in momenti diversi.......


A questo punto unico dispositivo con emissione contestuali di due mandati ed un ordinativo d'introito, penso.
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Re: Split payment: il decreto di attuazione

Messaggioda Brunella » 01/02/2015, 19:30

Come si deve comportare l'Ente in merito alla compensazione contabile dell'aggio che il concessionario della riscossione opera contestualmente al versamento delle entrate agli enti locali?

Occorre chiedere al concessionario l'emissione della fattura e l'Ente pagherà solo il netto, trattenendo la quota relativa all'IVA da versare direttamente all'Erario?

E' necessario comunicare al concessionario di procedere alla compensazione del solo importo imponibile e conseguentemente di versare all'Ente l'IVA calcolata sull'aggio?

Grazie!
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Re: Split payment: il decreto di attuazione

Messaggioda Marco Sigaudo » 01/02/2015, 19:36

Buonasera Brunella.
Il concessionario dovrebbe girare l'intera somma, emettere fattura e incassare il netto.
Detto ciò la prassi è solitamente diversa, per lo meno quindi dovrebbe emettere fattura contestualmente alla trattenuta, trattenuta che sarà comunque al netto.
Personalmente prediligo l'opzione 1 comunque.
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Re: Split payment: il decreto di attuazione

Messaggioda Paolo Gros » 02/02/2015, 9:15

Sembra inevitabile dover emettere due mandati sullo stesso intervento in momenti diversi

cosi' avevo pensato da tempo e mi ero mosso intal senso come scrissi sul forum essendo inapplicabile in l concetto di sostituto essendo nel caso l'ente soggetto passivo , ma credo sia stata solo fortuna
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Re: Split payment: il decreto di attuazione

Messaggioda D&A » 02/02/2015, 9:28

Scusate ma io non trovo il punto dove dicono che non si può fare la ritenuta sulle partite di giro
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Re: Split payment: il decreto di attuazione

Messaggioda sacher » 02/02/2015, 9:46

Paolo Gros ha scritto:Sembra inevitabile dover emettere due mandati sullo stesso intervento in momenti diversi

cosi' avevo pensato da tempo e mi ero mosso intal senso come scrissi sul forum essendo inapplicabile in l concetto di sostituto essendo nel caso l'ente soggetto passivo , ma credo sia stata solo fortuna


ok per il fatto che non si opera in regime di sostituto d'imposta.
l'utilizzo delle p.g., almeno nel nostro caso (circa 10.000 fatture pagate all'anno), può essere una soluzione pratica per tener traccia dell'imposta da versare entro il 16
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Re: Split payment: il decreto di attuazione

Messaggioda Lory1974 » 02/02/2015, 9:50

Nemmeno io riesco a capire come mai non si possano utilizzare le partite di giro come avviene con la ritenuta d'acconto. Ho letto il decreto attuativo ma non trovo nessun riferimento
Sulla base di cosa non si possono utilizzare le partite di giro?
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Re: Split payment: il decreto di attuazione

Messaggioda Paolo Gros » 02/02/2015, 9:53

il comune nel decreto e' soggetto passivo dellì'imposta ovvero e' proprio il comune a dovere tale imposta che d in concreto e' un costo per l'ente ( come lo era prima) per cui non puo' transitare in pdg che riguardano somme estranee all'ente stesso e che l'ente versa per conto di altri ma nel caso dello split non e' cosi' , l'ente versa l'Iva non al posto di altri ma perche' ladeve e molto semplicemnte la paga all'erario anziche' alla ditta
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Re: Split payment: il decreto di attuazione

Messaggioda less » 02/02/2015, 10:24

Condivido il ragionamento di Paolo (IVA versata dall'Ente all'Erario per "conto proprio" quindi non su pdg.....), ma ho qualche dubbio su "due mandati sullo stesso intervento" (significherebbe pagare l'IVA all'Erario sull'intervento della fornitura e non su quello specifico dell'IVA). Ma allora: due impegni distinti????
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Re: Split payment: il decreto di attuazione

Messaggioda D&A » 02/02/2015, 10:30

Paolo Gros ha scritto:il comune nel decreto e' soggetto passivo dellì'imposta ovvero e' proprio il comune a dovere tale imposta che d in concreto e' un costo per l'ente ( come lo era prima) per cui non puo' transitare in pdg che riguardano somme estranee all'ente stesso e che l'ente versa per conto di altri ma nel caso dello split non e' cosi' , l'ente versa l'Iva non al posto di altri ma perche' ladeve e molto semplicemnte la paga all'erario anziche' alla ditta


Questo nei comuni che liquidano 500 fatture all'anno. Ma nei comuni che ne liquidano 10.000 è un delirio.

Poi mi tengo la quota parte IVA e faccio 300 mandati solo per regolarizzare la quota sul modello F24EP o dico alla banca che la somma si paga con quota dei mandati 1, 5 ,9, 14, 23, 68...?

Una pazzia.
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