Paolo ti ringrazio del supporto. Mi stò rendendo conto che lo split comporta più problemi di quanto immaginassi. Ho riletto l'articolo di legge ed effettivamente, per quanto possa essere lacunoso, parla di soggetti debitori d'imposta.
Ammetto però di essere nel pallone al momento, vi illustro la mia situazione:
Consorzio fra enti locali che svolge sia servizi rilevanti iva che altre attività istituzionali. Le attività rilevanti iva o commerciali consistono nella gestione dell'appalto rsu, noi paghiamo la ditta e rigiriamo il costo del servizio ai comuni tramite fattura. Per tale attività predisponiamo dichiarazione iva. Comportamento corretto confermatoci anche dall'agenzia delle entrate in varie occasioni.
Secondo la vostra interpretazione dovrei continuare a suddividere le fatture ricevute in istituzionali e commerciali, su quelle istituzionali applicare lo split mentre su quelle commerciali procedere come in passato.
Il problema sorge per le fatture da noi emesse verso altri comuni. Tali comuni applicheranno lo split payment nei nostri confronti? essendo attività commerciale non dovrebbero ma viste le esperienze passate credo che ognuno si comporterà come meglio crede generando un caos immane!!
Da che mondo è mondo ogni soggetto determina il proprio regime iva (comportamento concludente) quì invece ci ritroviamo nella situazione in cui son gli altri a decidere se applicarti la ritenuta o meno! Io mi potrei ritrovare nella situazione in cui alcuni comuni pagano l'intera fattura ed altri che invece pagano solo l'imponibile!
Che consigli mi date?
Qualcun'altro si trova in una situazione simile o ha rapporti con altre pubbliche amministrazioni?
