vincoli finanza pubblica

vincoli finanza pubblica

Messaggioda salvino » 13/05/2016, 14:19

Sarà che lavorando in un ente sotto i mille abitanti mi son concessa il lusso di ignorare problematiche di patto di stabilità et similia ma tant'è .... il legislatore ha deciso che pure noi dobbiamo partecipare al raggiungimento di questi obiettivi ed io mi sono persa. Mi trovo nella necessità di dover applicare avanzo di amministrazione per realizzazione opere pubbliche (finanziante ab origine da indebitamento sebbene assistito in parte da contribuzione regionale). Con l'allegato 9 (quarto decreto correttivo) mi trovo bene per gli equilibri che sono mantenuti (lettera P: utilizzo avanzo di amministrazione per spese di investimento). Ma il prospetto di verifica rispetto dei vincoli di finanza pubblica non mi da un risultato non negativo .... il margine di manovra rappresentato dal rimborso quota capitale mutui e fondi vari che confluiscono nell'avanzo non sono sufficienti .... Nè la considerazione del fpv. A me sembra assurdo, paghiamo lo scotto di aver assunto mutui e non aver realizzato tempestivamente i lavori ma mi sembra proprio troppo. Come vi comportereste?
E poi, a consuntivo come funziona? il rispetto di questi vincoli vale solo per la competenza oppure anche per la cassa?
Grazie a chi vorrà rispondere
Se una scrivania in disordine è segno di una mente disordinata, di cosa sarà segno allora una scrivania vuota?
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Re: vincoli finanza pubblica

Messaggioda Daniela62 » 14/05/2016, 12:04

purtroppo è proprio così.
Comunque la cassa, non rileva più,
però rilevano le esigibilità delle spese di investimento e della spesa corrente naturalmente.
Il mio consiglio è far lavorare bene l'ufficio tecnico che dovrà elaborare un cronoprogramma molto serio.
Il concetto è, dando per "rigida" una certa spesa corrente e una certa "entrata corrente", i SAL di ciascun anno dovranno essere coperti con le entrate in c/capitale accertante di quell'anno.
L'unico spazio di manovra è il titolo IV della spesa (rimborso prestiti), che non è contemplato nei vincoli e per il solo 206, gli FPV (però ripeto solo per il 2016).
E' dura, ma sembra che ci sia un disegno di legge per qualche modifica, speriamo che non peggiori la situazione.
ciao
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Re: vincoli finanza pubblica

Messaggioda SOLVECOAGULA » 14/05/2016, 17:49

salvino ha scritto:Sarà che lavorando in un ente sotto i mille abitanti mi son concessa il lusso di ignorare problematiche di patto di stabilità et similia ma tant'è .... il legislatore ha deciso che pure noi dobbiamo partecipare al raggiungimento di questi obiettivi ed io mi sono persa. Mi trovo nella necessità di dover applicare avanzo di amministrazione per realizzazione opere pubbliche (finanziante ab origine da indebitamento sebbene assistito in parte da contribuzione regionale). Con l'allegato 9 (quarto decreto correttivo) mi trovo bene per gli equilibri che sono mantenuti (lettera P: utilizzo avanzo di amministrazione per spese di investimento). Ma il prospetto di verifica rispetto dei vincoli di finanza pubblica non mi da un risultato non negativo .... il margine di manovra rappresentato dal rimborso quota capitale mutui e fondi vari che confluiscono nell'avanzo non sono sufficienti .... Nè la considerazione del fpv. A me sembra assurdo, paghiamo lo scotto di aver assunto mutui e non aver realizzato tempestivamente i lavori ma mi sembra proprio troppo. Come vi comportereste?
E poi, a consuntivo come funziona? il rispetto di questi vincoli vale solo per la competenza oppure anche per la cassa?
Grazie a chi vorrà rispondere



Stessa situazione.
Non c'è risposta. Opere con mutuo troppo ambiziose sono, in termini pappa e ciccia, con cambio delle carte in tavola in itinere, la condanna dell'Ente ai bordi dell'inadempienza del pareggio.
Sarebbe stato corretto applicare le nuove regole alle sole nuove opere da un certo punto in poi. Non è così e questo è il risultato di una visione solo sul lato finanziario e solo sul lato della spesa.
Della capacità dell'Ente di coprire con entrate e di far fronte con entrate alle spese comunali (vi ricordate del concetto di autonomia finanziaria?) il legislatore se ne foxxe. C'è bisogno di liquidità e si modificano le leggi per fermarla dov'è (in banca) e non farla trasmigrare dai depositi bancari altrove. E' là il freno a mano che tirano.

E lo tirano così o colà a seconda del fabbisogno che c'è. I progetti politici locali non contano nulla. La politica locale non conta nulla, tranne se forse non parliamo da 300000 abitanti in su. Forse.
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