Avanzo e Pareaggio di Bilancio

Avanzo e Pareaggio di Bilancio

Messaggioda ZAGOR » 24/06/2016, 16:07

In sede di Rendiconto 2015 sono state accantonate somme per passività potenziali nel Risultato di Amministrazione (Avanzo accantonato).
In sede di ricognizione degli equilibri di bilancio 2016 e' necessario riconoscere debiti fuori bilancio con applicazione di quota parte dell' Avanzo accantonato 2015.
In tal caso quali effetti si producono sul pareggio di bilancio ?
E' possibile che si crei il seguente paradosso :
accantono da una parte somme per evitare di essere impreparato nella gestione di eventi pregiudizivoli e causo da un'altra parte situazioni che compromettono il rispetto del vincolo del pareggio di bilancio con applicazione di sanzioni per l'Ente !
Che ne dite ?
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Re: Avanzo e Pareaggio di Bilancio

Messaggioda mcmurtry » 27/06/2016, 8:49

E' esattamente così.

L'avanzo non rileva ai fini del pareggio di bilancio mentre rileva la spesa
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Re: Avanzo e Pareaggio di Bilancio

Messaggioda Salentino » 30/06/2016, 9:49

Io sono nella situazione simile. Debiti fuori bilancio pignorati in banca che devono essere riconosciuti e finanziati. Ho a disposizione un avanzo 2015 che ho accantonato per tali finalità.
Se applico l'avanzo per coprire i debiti già pignorati in banca non rispetto il pareggio di bilancio in quanto mi rileva la spesa e non l'avanzo applicato in entrata.
La mia domanda è:
I debiti fuori bilancio già pignorati in banca anno 2016 (ad oggi euro 93.000) entro quando devono essere riconosciuti e poi finanziati??

Secondo il principio contabile che recita: "Nel rispetto del principio contabile generale della competenza finanziaria, anche i pagamenti effettuati dal tesoriere per azioni esecutive non regolarizzati devono essere imputati all’esercizio in cui sono stati eseguiti.
A tal fine, nel corso dell’esercizio in cui i pagamenti sono stati effettuati, l’ente provvede tempestivamente alle eventuali variazioni di bilancio necessarie per la regolarizzazione del pagamento effettuato dal tesoriere, in particolare in occasione delle verifiche relative al controllo a salvaguardia degli equilibri di bilancio e della variazione generale di assestamento.
Nel caso in cui non sia stato seguito tale principio, e alla fine di ciascun esercizio, risultino pagamenti effettuati dal tesoriere nel corso dell’anno per azioni esecutive, non regolarizzati, in quanto nel bilancio non sono previsti i relativi stanziamenti e impegni, è necessario, nell’ambito delle operazioni di elaborazione del rendiconto, registrare l’impegno ed emettere il relativo mandato a regolarizzazione del sospeso, anche in assenza del relativo stanziamento. In tal modo, nel conto del bilancio, si rende evidente che la spesa è stata effettuata senza la necessaria autorizzazione.
Contestualmente all’approvazione del rendiconto, si chiede al Consiglio il riconoscimento del relativo debito fuori bilancio segnalando l’effetto che esso produce sul risultato di amministrazione dell’esercizio e le motivazioni che non hanno consentito la necessaria variazione di bilancio.
Al fine di consentire la procedura contabile descritta, è necessario che, nel sistema informativo contabile dell’ente, sia introdotta un’apposita procedura contabile che consente la registrazione dell’impegno e del pagamento per azioni esecutive, ai fini del riconoscimento dei debiti fuori bilancio già pagati, da effettuarsi in assenza di stanziamento.
E’ del tutto scorretta e, al fine di garantire il rispetto del principio della competenza finanziaria, non può più essere seguita, la prassi che prevede, a seguito del necessario riconoscimento dei “debiti fuori bilancio”:
a) la richiesta al tesoriere di trasportare i sospesi all’esercizio in corso (successivo a quello in cui il pagamento è stato effettuato),
b) l’impegno e l’emissione dell’ordinativo con imputazione all’esercizio in cui il debito è formalmente riconosciuto.
Infatti, tale prassi comporta l’imputazione degli impegni e dei pagamenti ad un esercizio successivo a quello di competenza e, conseguentemente, l’elaborazione dei rendiconti finanziari relativi ai due esercizi considerati “non veri”: il rendiconto dell’esercizio in cui il pagamento è stato effettuato non rappresenta tutte le spese di competenza dell’anno, quello successivo rappresenta spese che non sono di competenza dell’esercizio."


DOVREI COMUNQUE RICONOSCERE IL DEBITO ENTRO IL 31/12/2016 E QUINDI TALE "SPESA" NON MI GARANTIRA' COMUNQUE IL RISPETTO DEL PAREGGIO DI BILANCIO, SALVO NEL CASO IN CUI NON SI TROVINO RISPARMI DI SPESA TALI DA COPRIRE I DEBITI PIGNORATI.

Attendo confronto e aiuto da voi :-)
Salentino
 
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Re: Avanzo e Pareaggio di Bilancio

Messaggioda ZAGOR » 30/06/2016, 20:05

E' un problema serio, così come lo era ai tempi del patto di stabilità !

Ma sicuramente è un paradosso contabile: accantono prudenzialmente per fronteggiare imprevisti e poi mi castro perché non rispetto il vincolo del pareggio di bilancio !
E' assurdo.
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predisposizione atti per regolarizzazione conti sospesi

Messaggioda ibrisam » 14/07/2016, 11:36

[quote="Salentino"]Io sono nella situazione simile. Debiti fuori bilancio pignorati in banca che devono essere riconosciuti e finanziati. Ho a disposizione un avanzo 2015 che ho accantonato per tali finalità.
Se applico l'avanzo per coprire i debiti già pignorati in banca non rispetto il pareggio di bilancio in quanto mi rileva la spesa e non l'avanzo applicato in entrata.
La mia domanda è:
I debiti fuori bilancio già pignorati in banca anno 2016 (ad oggi euro 93.000) entro quando devono essere riconosciuti e poi finanziati??

In tale caso occorre predisporre ulteriore proposta di delibera di C.C. del riconoscimento del debito fuori bilancio che conterrà sicuramente le ulteriori spese di precetto e pignoramento e contestualmente citare la regolarizzazione del conto sospeso?
Dopo l'approvazione della proposta occorre predisporre determinazione dirigenziale di pagamento in favore del tesoriere ? (nel mio caso Banca)
Grazie
ibrisam
 
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