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CODICE AMMINISTRAZIONE DIGITALE

MessaggioInviato: 09/08/2016, 16:25
da manuela1965
nuovo Codice dell'amministrazione digitale, che tra l'altro prevede il domicilio elettronico, lo sblocco ai micropagamenti via sms, l'incentivo allo smartworking, l'istituzione di un commissario ufficiale all'Agenzia digitale.

:lol: :lol: :lol: :lol:

Re: CODICE AMMINISTRAZIONE DIGITALE

MessaggioInviato: 11/08/2016, 7:41
da Paolo Gros
solo questo ... a beh allora

Re: CODICE AMMINISTRAZIONE DIGITALE

MessaggioInviato: 12/08/2016, 14:09
da gloriaz
Perdonate lo sfogo,
ma non ne posso più di tutta questa negatività "preventiva".
Innanzitutto stiamo parlando di tecnologie che altrove sono realtà quotidiana ormai da anni, non di capricci tecnologici da teen-agers. Noi della PA avremmo già dovuto adattarci da tempo, senza attendere l'imposizione della legge.
In secondo luogo, provenendo da 10 anni di lavoro in una piccola azienda del privato, vorrei far notare che la "lagna" è un lusso che ci possiamo permettere solo nella PA. Nel privato non c'è spazio per la lamentela: o ti adatti al mercato/ambiente/evoluzione tecnologica o sei fuori.

Scusate, ma, pur comprendendo tutte le difficoltà (le vivo anch'io), a volte mi sembra che facciamo la figura del bambini viziati.

Re: CODICE AMMINISTRAZIONE DIGITALE

MessaggioInviato: 12/08/2016, 16:41
da manuela1965
gloriaz ha scritto:Perdonate lo sfogo,
ma non ne posso più di tutta questa negatività "preventiva".
Innanzitutto stiamo parlando di tecnologie che altrove sono realtà quotidiana ormai da anni, non di capricci tecnologici da teen-agers. Noi della PA avremmo già dovuto adattarci da tempo, senza attendere l'imposizione della legge.
In secondo luogo, provenendo da 10 anni di lavoro in una piccola azienda del privato, vorrei far notare che la "lagna" è un lusso che ci possiamo permettere solo nella PA. Nel privato non c'è spazio per la lamentela: o ti adatti al mercato/ambiente/evoluzione tecnologica o sei fuori.

Scusate, ma, pur comprendendo tutte le difficoltà (le vivo anch'io), a volte mi sembra che facciamo la figura del bambini viziati.



Forse lavori all'Ufficio anagrafe?

Illuminaci:
Il tuo Comune quanti abitanti fa?
Quanti dipendenti siete? Divisi per i vari Uffici...(esempio il tuo).
Quante ore di lavoro fai settimanalmente?
Quante ferie arretrate hai?
Altre ed eventuali..

Re: CODICE AMMINISTRAZIONE DIGITALE

MessaggioInviato: 12/08/2016, 16:57
da mannie
concordo con manuela1965 vediamo quanti altri a quest'ora sono ancora in ufficio solo il rag fantozzi - perso dietro le varie scadenze fiscali rimane in sede
:oops: :evil:

Re: CODICE AMMINISTRAZIONE DIGITALE

MessaggioInviato: 12/08/2016, 21:27
da gloriaz
manuela1965 ha scritto:
gloriaz ha scritto:Perdonate lo sfogo,
ma non ne posso più di tutta questa negatività "preventiva".
Innanzitutto stiamo parlando di tecnologie che altrove sono realtà quotidiana ormai da anni, non di capricci tecnologici da teen-agers. Noi della PA avremmo già dovuto adattarci da tempo, senza attendere l'imposizione della legge.
In secondo luogo, provenendo da 10 anni di lavoro in una piccola azienda del privato, vorrei far notare che la "lagna" è un lusso che ci possiamo permettere solo nella PA. Nel privato non c'è spazio per la lamentela: o ti adatti al mercato/ambiente/evoluzione tecnologica o sei fuori.

Scusate, ma, pur comprendendo tutte le difficoltà (le vivo anch'io), a volte mi sembra che facciamo la figura del bambini viziati.



Forse lavori all'Ufficio anagrafe?

Illuminaci:
Il tuo Comune quanti abitanti fa?
Quanti dipendenti siete? Divisi per i vari Uffici...(esempio il tuo).
Quante ore di lavoro fai settimanalmente?
Quante ferie arretrate hai?
Altre ed eventuali..


Lavoro all'ufficio Ragioneria, non all'Anagrafe. Per inciso, ho molto rispetto per i colleghi dell'anagrafe e so che il loro è un lavoro importante e delicato.
Il mio comune fa circa 35mila abitanti e in ragioneria siamo attualmente in 10 (non interi, considerano maternità, part-time ecc..).
Il punto non è quanto lavoro adesso: nella mia esperienza del privato ho lavorato per 14 ore al giorno per settimane intere e mi potevo permettere 10-15 giorni di ferie all'anno. Se non arrivavo a consegnare alla scadenza non avevo uno stipendio garantito: era già tanto che non mi chiedessero anche i danni.
Ho imparato ad ottimizzare il lavoro, delegando, procurandomi gli strumenti necessari, insistendo per modificare le condizioni in cui lo dovevo svolgere. Per pura sopravvivenza.
Molti di noi - ed è un vero peccato - non si rendono conto di quanto siamo fortunati.
Ormai sono da molto tempo nella PA, ma ancora non mi abbandona quell'energia che avevo all'inizio: quella che deriva dalla consapevolezza di poter far bene un lavoro, interpretando le novità normative come delle opportunità progettuali, senza essere strangolati dalle esigenze del mercato. La mia esperienza lavorativa mi ha insegnato che la lamentela non porta da nessuna parte, se non ad aumentare il senso di frustrazione e a perdere il senso di ciò che siamo stati chiamati a fare.

Re: CODICE AMMINISTRAZIONE DIGITALE

MessaggioInviato: 13/08/2016, 9:19
da ANNETTE
gloriaz ha scritto:
manuela1965 ha scritto:
gloriaz ha scritto:Perdonate lo sfogo,
ma non ne posso più di tutta questa negatività "preventiva".
Innanzitutto stiamo parlando di tecnologie che altrove sono realtà quotidiana ormai da anni, non di capricci tecnologici da teen-agers. Noi della PA avremmo già dovuto adattarci da tempo, senza attendere l'imposizione della legge.
In secondo luogo, provenendo da 10 anni di lavoro in una piccola azienda del privato, vorrei far notare che la "lagna" è un lusso che ci possiamo permettere solo nella PA. Nel privato non c'è spazio per la lamentela: o ti adatti al mercato/ambiente/evoluzione tecnologica o sei fuori.

Scusate, ma, pur comprendendo tutte le difficoltà (le vivo anch'io), a volte mi sembra che facciamo la figura del bambini viziati.



Forse lavori all'Ufficio anagrafe?

Illuminaci:
Il tuo Comune quanti abitanti fa?
Quanti dipendenti siete? Divisi per i vari Uffici...(esempio il tuo).
Quante ore di lavoro fai settimanalmente?
Quante ferie arretrate hai?
Altre ed eventuali..


Lavoro all'ufficio Ragioneria, non all'Anagrafe. Per inciso, ho molto rispetto per i colleghi dell'anagrafe e so che il loro è un lavoro importante e delicato.
Il mio comune fa circa 35mila abitanti e in ragioneria siamo attualmente in 10 (non interi, considerano maternità, part-time ecc..).
Il punto non è quanto lavoro adesso: nella mia esperienza del privato ho lavorato per 14 ore al giorno per settimane intere e mi potevo permettere 10-15 giorni di ferie all'anno. Se non arrivavo a consegnare alla scadenza non avevo uno stipendio garantito: era già tanto che non mi chiedessero anche i danni.
Ho imparato ad ottimizzare il lavoro, delegando, procurandomi gli strumenti necessari, insistendo per modificare le condizioni in cui lo dovevo svolgere. Per pura sopravvivenza.
Molti di noi - ed è un vero peccato - non si rendono conto di quanto siamo fortunati.
Ormai sono da molto tempo nella PA, ma ancora non mi abbandona quell'energia che avevo all'inizio: quella che deriva dalla consapevolezza di poter far bene un lavoro, interpretando le novità normative come delle opportunità progettuali, senza essere strangolati dalle esigenze del mercato. La mia esperienza lavorativa mi ha insegnato che la lamentela non porta da nessuna parte, se non ad aumentare il senso di frustrazione e a perdere il senso di ciò che siamo stati chiamati a fare.


Io non sono affatto d'accordo con te, da 33 anni ci lavoro e sinceramente la mia collega dell'ufficio anagrafe sempre quello fa (be forse la CIE in piu?) e ormai sinceramente fare il Responsabile del Servizio Finanziario e per giunta sola in ufficio (dimenticavo che sono anche responsabile Amministrativo) è da suicidio altro che lagna vieni qui e ne riparliamo, per giunta non ci mandano in pensione e allora cosa dobbiamo dire solo una cosa "siamo fortunati ad avere un lavoro" ma alla mia età lo lascerei volentieri a qualcun altro

Re: CODICE AMMINISTRAZIONE DIGITALE

MessaggioInviato: 13/08/2016, 15:00
da manuela1965
gloriaz ha scritto:
manuela1965 ha scritto:
gloriaz ha scritto:Perdonate lo sfogo,
ma non ne posso più di tutta questa negatività "preventiva".
Innanzitutto stiamo parlando di tecnologie che altrove sono realtà quotidiana ormai da anni, non di capricci tecnologici da teen-agers. Noi della PA avremmo già dovuto adattarci da tempo, senza attendere l'imposizione della legge.
In secondo luogo, provenendo da 10 anni di lavoro in una piccola azienda del privato, vorrei far notare che la "lagna" è un lusso che ci possiamo permettere solo nella PA. Nel privato non c'è spazio per la lamentela: o ti adatti al mercato/ambiente/evoluzione tecnologica o sei fuori.

Scusate, ma, pur comprendendo tutte le difficoltà (le vivo anch'io), a volte mi sembra che facciamo la figura del bambini viziati.



Forse lavori all'Ufficio anagrafe?

Illuminaci:
Il tuo Comune quanti abitanti fa?
Quanti dipendenti siete? Divisi per i vari Uffici...(esempio il tuo).
Quante ore di lavoro fai settimanalmente?
Quante ferie arretrate hai?
Altre ed eventuali..


Lavoro all'ufficio Ragioneria, non all'Anagrafe. Per inciso, ho molto rispetto per i colleghi dell'anagrafe e so che il loro è un lavoro importante e delicato.
Il mio comune fa circa 35mila abitanti e in ragioneria siamo attualmente in 10 (non interi, considerano maternità, part-time ecc..).
Il punto non è quanto lavoro adesso: nella mia esperienza del privato ho lavorato per 14 ore al giorno per settimane intere e mi potevo permettere 10-15 giorni di ferie all'anno. Se non arrivavo a consegnare alla scadenza non avevo uno stipendio garantito: era già tanto che non mi chiedessero anche i danni.
Ho imparato ad ottimizzare il lavoro, delegando, procurandomi gli strumenti necessari, insistendo per modificare le condizioni in cui lo dovevo svolgere. Per pura sopravvivenza.
Molti di noi - ed è un vero peccato - non si rendono conto di quanto siamo fortunati.
Ormai sono da molto tempo nella PA, ma ancora non mi abbandona quell'energia che avevo all'inizio: quella che deriva dalla consapevolezza di poter far bene un lavoro, interpretando le novità normative come delle opportunità progettuali, senza essere strangolati dalle esigenze del mercato. La mia esperienza lavorativa mi ha insegnato che la lamentela non porta da nessuna parte, se non ad aumentare il senso di frustrazione e a perdere il senso di ciò che siamo stati chiamati a fare.



"l mio comune fa circa 35mila abitanti e in ragioneria siamo attualmente in 10. :lol: :lol: :lol: " (c'avrei scommesso!!!!)

Vieni qua da me che sono sola con responsabilità in diversi settori.
Prima di fare la saputella, rifletti e cerca di avere rispetto, perchè non tutti sono fortunati come te!!!

Re: CODICE AMMINISTRAZIONE DIGITALE

MessaggioInviato: 13/08/2016, 22:11
da gloriaz
Mi spiace che il mio commento sia stato considerato una mancanza di rispetto.
E comunque ADESSO lavoro in un ufficio con 10 persone (che diventano 5 con le maternità e i part-time), ma - come ho spiegato - ho passato i migliori anni della mia vita ad occuparmi di tutti gli aspetti di una piccola impresa di servizi: dalla ricerca di clienti, all'assistenza tecnica, alla progettazione, alla produzione, ai rapporti con le banche ecc.. . So BENISSIMO come ci si sente e non ho bisogno di andare da nessuno per capire come funziona. Non mi piace passare per "saputella", perchè la situazione l'ho vissuta e - credimi - in un contesto sicuramente peggiore del tuo, che almeno hai uno stipendio garantito.
Speravo solo che la mia esperienza potesse essere utile a qualcun altro, ma evidentemente non ho saputo trovare le parole giuste.
Buon ferragosto.

Re: CODICE AMMINISTRAZIONE DIGITALE

MessaggioInviato: 16/08/2016, 8:45
da situation
Buongiorno, non volevo entrare in questa discussione, ma ho letto cose che personalmente sento troppo spesso e francamente fanno male, fanno male in generale.
Intendo quanto scritto da Gloriaz...
Vorrei sottolineare e premettere soprattutto che il lavoro, come concetto generale, non deve e non vuole essere sinonimo di schiavitù e sottomissione ad un padrone. Lavorare 14 ore al giorno è il tuo caso specifico, non deve e ripeto "NON DEVE" essere il metro con cui misurare il grado di benessere o normalità lavorativa generale.
Il lavoro che hai fatto nel privato, quello in specifico, è una grossa anormalità.
Io conosco personalmente decine di persone che lavorano nel privato e sono decisamente più serene di me che lavoro in un ufficio finanziario di un piccolo Comune... E come lavoro "privato" ci metto anche liberi professionisti.
Lavorare in un piccolo Comune, come giustamente ha sottolineato Manuela, è diventato letteralmente difficoltosissimo; ogni giorno nuovi adempimenti, nuove richieste, back office in aumento esponenziale... e ti trovi solo..
Per me questo non è lavorare, questa è una giungla, dove si rischia e non poco.
Ben venga il "flop" della digitalizzazione; non siamo pronti, o almeno lo siamo in parte.
Si necessita di riforme positive, di riforme che partano dalla base... Non di far impazzire i dipendenti comunali soprattutto delle migliaia di realtà dei piccoli Comuni.