RISCOSSIONI SU ENTRATE REIMPUTATE

In vista del passaggio all’armonizzazione dei sistemi contabili si rende obbligatorio per legge effettuare l’adempimento di riaccertamento dei residui (attivi e passivi). Al riguardo dei residui attivi, uno dei passaggi obbligati è quello di procedere alla loro rideterminazione ed alla reimputazione agli esercizi successivi (2015, 2016, 2017 e successivi). A questo punto viene subito da pensare che, risultando, una parte dei residui, reimputati all’anno 2015 e dovendo dopo detto riaccertamento procedere, eventualmente, ad una riscossione, parziale, della somma così reimputata, non potrebbe essere effettuata l’operazione di reversalizzazione della stessa sino a quanto non sarà approvato il bilancio perché, a quel punto, non esisterebbe ancora la relativa codifica e la funzione autorizzatoria. Fra la data di ultimazione del riaccertamento e la data di approvazione del bilancio, si verrebbe a creare, cioè, un vuoto che necessita di essere colmato soprattutto perché, come presumibile, la data di approvazione del documento di programmazione potrebbe slittare anche di alcuni mesi. Nel caso rappresentato, secondo voi quale potrebbe essere la soluzione per ovviare a tale incoveniente????? Si ritiene, inoltre, che il caso rappresentato si potrebbe verificare anche al riguardo di pagamenti riferiti ai residui passivi reimputati.