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Buonasera,
Mi sono accorto di avere lasciato in contabilità un accertamento effettuato nel 2017 relativo a credito iva anno di imposta 2016 senza aver fatto la compensazione o la richiesta di rimborso. Ormai non posso tornare più indietro. Secondo voi visto che di tratta di credito anno di imposta 2016 può essere un’”attenuante” alla violazione del principio contabile?

Perché violazione? Il credito è maturato dalla presentazione della dichiarazione IVA fatta nel 2017 e, quindi, ha tutte le ragioni per essere stato inserito a bilancio 2017

Al paragrafo 5.2 lettera e) il principio contabile si esprime così
“Nelle contabilità fiscalmente rilevanti dell’ente, le spese sono contabilizzate al lordo di IVA e per la contabilizzazione IVA diventa rilevante: la contabilità separata extracontabile, regolata secondo le norme fiscali e la contabilità finanziaria che rileva, tra gli accertamento, l’eventuale credito IVA o, negli impegni, l’eventuale debito IVA. Il relativo impegno è imputato nell’esercizio in cui è effettuata la dichiarazione IVA, mentre l’accertamento del credito IVA è registrato imputandolo nell’esercizio in cui l’ente presenta la richiesta di rimborso.

Ma tu non hai presentato la domanda di rimborso, bensì intendi (saggiamente visto anche che si riesce ad utilizzare prima il credito) compensare, quindi non vale il disposto in grassetto

Scusa se insisto ma mi è rimasto il dubbio e rileggendo il principio contabile aggiornato è stato aggiunto “nell’esercizio in cui effettua la compensazione”. Sono ancora più preoccupato di prima