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Nel corso del 2018 si è provveduto a integrare il compenso del revisore della riduzione operata ex legge del 10%.
L'importo risultante è in ogni caso inferiore al limite massimo stabilito dalla legge per fascia demografica (popolazione sotto 15.000 abitanti = limite massimo euro 8.240,00).
Il ns revisore (scadenza settembre 2019) ha chiesto l'aumento del suo compenso chiedendo di portarlo a € 8.240,00.
L'art. 241, comma 7 dispone che " L'ente locale stabilisce il compenso spettante ai revisori con la
stessa delibera di nomina".
E' possibile procedere con l'aumento in corso di mandato?

Anche il Ns revisore ha chiesto che gli venga tolta la riduzione del 10%, noi gli abbiamo risposto che "L’importo del compenso spettante è fissato dalla delibera del Consiglio come previsto dall’art. 241, comma 7 del TUEL. I compensi deliberati fino al 31 dicembre 2017 sono assoggettati alle vecchie disposizioni e le deliberazioni che prevedono compensi decurtati del 10% continuano a trovare applicazione, anche dopo il venir meno del vincolo normativo. Inoltre,tenuto conto che la normativa prevede un compenso massimo, ma non un compenso minimo, si potrebbe eliminare la decurtazione solo se il Consiglio avesse deliberato un compenso sul quale solo successivamente si fosse operata la ritenuta"

il compenso viene fissato in fase di nomina. Se però il compenso era decurtato del 10% ai sensi di legge secondo me adesso, non essendoci più qs norma, va ripristinato il compenso originario.