illuminazione votiva

come pensate di procedere con l'illuminazione votiva?
escludendo la risposta 1
pongo il problema per la risposta 2...come si fa a inserire gli incassi relativi a versamenti sulle poste entro il giorno successivo al pagamento?
e per la risposta 3 (noi usavamo questo metodo) emettere bollette fatture senza indicare che si tratta di emissione in base al Dm 370/2000,non consente di fare una registrazione unica!
1) emettere volontariamente fattura elettronica, pur non essendovi obbligati, registrando le fatture
emesse nel registro previsto dall'articolo 23 del Dpr 633/1972;
2) emettere un qualsiasi documento utile ai fini contabili ma senza alcuna valenza fiscale (reversale,
lettera che invita la pagamento eccetera) registrando i corrispettivi secondo l'articolo 24 del Dpr
633/1972, che stabilisce che l'annotazione deve essere eseguita, con riferimento al giorno in cui le
operazioni sono effettuate, entro il giorno non festivo successivo;
3) continuare a emettere le bollette-fatture secondo il Dm 370/2000 che, a questo punto, diventano
semplicemente una modalità alternativa di certificazione dei corrispettivi della illuminazione votiva. In
questo ultimo caso però bisogna tenere conto che nella risoluzione n. 68/2018, l'agenzia delle Entrate
considera le bollette-fatture quali fatture, quindi l'emissione delle stesse dovrebbe avvenire in formato
elettronico ma, in tal caso, non essendo più bollette-fatture ma fatture elettroniche, verrebbero meno
tutte le semplificazioni previste dal Dm 370/2000. Semplificazioni tra le quali, la possibilità di
registrare il totale delle bollette-fatture emesse con i cosiddetti ruoli o distinte meccanografiche, con
un'unica registrazione dei totali sul registro dei corrispettivi entro il mese successivo a ogni trimestre
con riferimento alla data della loro emissione. Per evitare la scure della risoluzione n. 68/2018 l'ente
potrebbe emettere bollette fatture senza indicare che si tratta di emissione in base al Dm 370/2000,
ma questo escluderebbe di fatto l'applicabilità delle semplificazioni.
escludendo la risposta 1
pongo il problema per la risposta 2...come si fa a inserire gli incassi relativi a versamenti sulle poste entro il giorno successivo al pagamento?
e per la risposta 3 (noi usavamo questo metodo) emettere bollette fatture senza indicare che si tratta di emissione in base al Dm 370/2000,non consente di fare una registrazione unica!
1) emettere volontariamente fattura elettronica, pur non essendovi obbligati, registrando le fatture
emesse nel registro previsto dall'articolo 23 del Dpr 633/1972;
2) emettere un qualsiasi documento utile ai fini contabili ma senza alcuna valenza fiscale (reversale,
lettera che invita la pagamento eccetera) registrando i corrispettivi secondo l'articolo 24 del Dpr
633/1972, che stabilisce che l'annotazione deve essere eseguita, con riferimento al giorno in cui le
operazioni sono effettuate, entro il giorno non festivo successivo;
3) continuare a emettere le bollette-fatture secondo il Dm 370/2000 che, a questo punto, diventano
semplicemente una modalità alternativa di certificazione dei corrispettivi della illuminazione votiva. In
questo ultimo caso però bisogna tenere conto che nella risoluzione n. 68/2018, l'agenzia delle Entrate
considera le bollette-fatture quali fatture, quindi l'emissione delle stesse dovrebbe avvenire in formato
elettronico ma, in tal caso, non essendo più bollette-fatture ma fatture elettroniche, verrebbero meno
tutte le semplificazioni previste dal Dm 370/2000. Semplificazioni tra le quali, la possibilità di
registrare il totale delle bollette-fatture emesse con i cosiddetti ruoli o distinte meccanografiche, con
un'unica registrazione dei totali sul registro dei corrispettivi entro il mese successivo a ogni trimestre
con riferimento alla data della loro emissione. Per evitare la scure della risoluzione n. 68/2018 l'ente
potrebbe emettere bollette fatture senza indicare che si tratta di emissione in base al Dm 370/2000,
ma questo escluderebbe di fatto l'applicabilità delle semplificazioni.