TuttoPA.it

In occasione del Rendiconto 2018, sono stati commessi errori in fase di contabilizzazione dell'Anticipazione di cassa ricevuta e restituita, in particolare non risultano coincidenti gli accertamenti al Titolo VII con gli impegni registrati al Titolo V della Spesa. Tralasciando i pur presenti effetti sul risultato di amministrazione 2018, considerato che l'ente non è riuscito a restituire entro il 31.12.2018 tutta l'anticipazione di Tesoreria ricevuta, a fine esercizio il residuo passivo presente in bilancio al Titolo V risulta inferiore rispetto all'importo effettivamente dovuto al Tesoriere. In tal caso, nel corso del 2019, su quale Titolo l'ente può contabilizzare tale differenza in fase di restituzione dell' intera anticipazione? Occorrerà un riconoscimento quale debito fuori bilancio? Grazie per i vs consigli

C'è qualcuno che può fornire un parere in merito al quesito posto? Grazie

Penso che si debba riprendere il Consuntivo 2018, rettificarlo e riapprovarlo.

È la via probabilmente più corretta ma meno pratica dato che il rendiconto "incriminato" è quello del 2016 qualche alternativa possibile?

celine77 ha scritto:È la via probabilmente più corretta ma meno pratica dato che il rendiconto "incriminato" è quello del 2016 qualche alternativa possibile?

Per capire meglio, potresti riportare la situazione contabile che hai al 31/12/2018?

Ciao, allora brevemente riassumo la situazione:
al 31.12.2016: Accertamenti Titolo 7: 120 Impegni Titolo 5: 100 (!!!)
al 31.12.2017: Accertamenti Titolo 7: 100 Impegni Titolo 5: 100
al 31.12.2018: Accertamenti Titolo 7: 70 Impegni Titolo 5: 70

Considerato che l'Ente, dal 31.12.2016 è in anticipazione di tesoreria, non si è mai posto il problema derivante dall'errore di contabilizzazione in sede di rendiconto 2016. Oggi, dovendo procedere a regolarizzare i provvisori della banca a titolo di restituzione anticipazione di tesoreria (avendo l'Ente cassa "propria"), come è possibile "regolarizzare" contabilmente questa situazione "anomala"?
In sede di rendiconto 2019, si potrebbero avere le seguenti risultanze:
al 31.12.2019: Accertamenti Titolo 7: 100 Impegni Titolo 5: 120 (???)
Grazie di ogni Vs. consiglio

A mio parere l'importo di 20 (120 - 100) che ti "trascini" dal 2016 va riconosciuto ora come debito fuori bilancio ed iscritto al titolo primo del bilancio in corso.
Ovviamente dovrà essere essere assicurata la relativa copertura finanziaria, mediante risorse di parte corrente.

Riconoscerlo ora come dfb ed imputarlo al titolo I non mi sembrava la procedura corretta in considerazione della tipologia di spesa..... se venisse applicata la procedura di cui al punto 6.3. del principio contabile applicato 4/2? cosa ne pensate?

celine77 ha scritto:Riconoscerlo ora come dfb ed imputarlo al titolo I non mi sembrava la procedura corretta in considerazione della tipologia di spesa..... se venisse applicata la procedura di cui al punto 6.3. del principio contabile applicato 4/2? cosa ne pensate?

Sono anch'io del parere che non si possa riconoscere come debito fuori bilancio in quanto non rientra in alcuna delle casistiche dell'articolo 194.

Sono anche del parere che non è "praticabile" nemmeno la procedura di cui al punto 6.3 del principio contabile.

Presumo ti riferisca a questa:

Nel caso in cui non sia stato seguito tale principio, e alla fine di ciascun esercizio, risultino pagamenti effettuati dal tesoriere nel corso dell’anno per azioni esecutive, non regolarizzati, in quanto nel bilancio non sono previsti i relativi stanziamenti e impegni, è necessario, nell’ambito delle operazioni di elaborazione del rendiconto, registrare l’impegno ed emettere il relativo mandato a regolarizzazione del sospeso, anche in assenza del relativo stanziamento. In tal modo, nel conto del bilancio, si rende evidente che la spesa è stata effettuata senza la necessaria autorizzazione.
Contestualmente all’approvazione del rendiconto, si chiede al Consiglio il riconoscimento del relativo debito fuori bilancio segnalando l’effetto che esso produce sul risultato di amministrazione dell’esercizio e le motivazioni che non hanno consentito la necessaria variazione di bilancio.

Personalmente finanzierei i "20" non impegnati nel 2016 nel 2019 (al titolo 5), magari utilizzando l'avanzo libero se disponibile oppure reperendo le risorse in parte corrente.

Per tale operazione farei una specifica deliberazione di Consiglio Comunale di variazione al bilancio nella quale dare giustificazione del perché, nel 2019, si viene a creare una situazione contabile "anomala" tra titolo VI dell'entrata e titolo V della spesa,

Poi "chiuderei" il cerchio ripotando la situazione contabile di cui sopra dapprima nella relazione della Giunta Comunale al rendiconto 2019 e, poi, con uno specifico punto nel dispositivo della deliberazione del Consiglio Comunale che approva il rendiconto.

Più "trasparenza" di così ...

Ciao sì mi riferivo a questo punto, pensando che la soluzione potesse applicarsi per "analogia" dato che il tesoriere in questo comunque recupererà i fondi anticipati con i primi incassi dell'Ente, e che gli stanziamenti di spesa presenti sul titolo v non hanno funzione autorizzatoria.