da Kaleb » 05/03/2020, 18:50
Per isolati casi di emergenza si può fare, ma non in modo stabile col quadro regolatorio che abbiamo, con i vincoli di spesa e con l'ecosistema lavorativo in cui si inserirebbe.
Sta tutto nel fatto che se sei praticamente sempre aperto al pubblico e il personale è risicato, o gli amministratori capiscono che devono ridurre la fascia di apertura e ricezione telefonate (che con la telematica lato utenza sempre più frequente ha ormai senso solo per anziani atecnologici e altri poco addomesticati: tutto quanto concerne gli uffici ragioneria e tributi si può fare tramite mail, PEC, portale comunale o altro sistema di interscambio) o altrimenti nessuno si può allontanare dalla sede comunale.
D'altro canto trovo poco corretto far usare al dipendente in telelavoro strumenti ed elaboratori elettronici di sua proprietà e connessione Internet a suo carico (due fattori che l'Ente deve invece fornire a suo carico e spese).
In ogni caso la questione cruciale sta nell'enorme lentezza della connessione tra portatile di casa e computer dell'ufficio (specialmente in situazioni di molteplice concorrenza di banda di trasmissione/ricezione di più telelavoratori in contemporanea), per il collegamento in vpn al gestionale comunale, ai programmi di uso ufficio e al server dell'Ente: il Comune può anche avere una luccicante rete di gazillioni di fantastilioni di MBit/sec. ma se tu a casa usi una rete con la manovella (o viceversa) siamo daccapo.
Poi ci sono mille altre criticità, p.es. dato che il timbratore a casa non ce l'hai e non hai nessuno che materialmente controlla, come si computa l'orario di "entrata" e di "uscita"?
Tanto per cambiare mi pare che a Roma per l'ennesima volta parlino a vanvera non capendoci un fico secco delle nostre realtà reali e non fatate..