competenza piano razionalizzazione

Credo che abbiamo visto tutti la bozza di piano di razionalizzazione che si trova in giro elaborata da una ditta privata
Nei suoi documenti la ditta stessa afferma che "è di tutta evidenza" che l'organo deputato ad approvare i documenti in questione sia il Consiglio Comunale su proposta del Sindaco.
Su Enti Locali e PA del Sole24Ore del 17 marzo 2015 viene scritto "Si ritiene, alla luce dell'art. 42, comma 2, lettera e) del TUEL che l'approvazione finale del piano spetti al consiglio, al di là della formulazione letterale del comma 612"
Premesso che il nostro legislatore è un solenne pasticcione voglio/devo presupporre che sappia cosa fa e quindi ragiono secondo quello che mi ricordo dei miei studi di giurisprudenza.
- Il Tuel è un D.Lgs. quindi ha la stessa forza di una legge.
- Il comma 612 è dentro la legge di stabilità e quindi - giuridicamente - è gerarchicamente sullo stesso livello del Tuel ma è successivo al TUEL.
Per quel che mi ricordo se una legge dice una cosa e DOPO ne arriva un'altra che dice una cosa diversa si deve intendere che la seconda o modifica o deroga alla prima.
In questo caso il comma 612, successivo all'art. 42 c. 2 lett. e) del TUEL, dice chiaramente: " i sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni di cui al comma 611, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, definiscono e approvano, entro il 31 marzo 2015, un piano operativo di razionalizzazione delle società".
Quindi il comma 612 stabilisce un nuovo specifico adempimento (che ai tempi del TUEL non c'era) ed interviene con una deroga espressa all'art. 42 che vale tanto come le deroghe alla competenza del Consiglio fissate dallo stesso TUEL.
Sarò vanitoso (... o forse mi sono "fulminato" definitivamente) ma se lo Stato fa confusione non è che gli operatori siano autorizzati a fare ragionamenti che sviano dai percorsi consueti del diritto.
Il Piano lo approvo con Decreto Sindacale, se il piano prevedesse l'alienazione di azioni delle Società allora l'atto conseguente passerebbe al Consiglio.
Saluti
Giorgio
Nei suoi documenti la ditta stessa afferma che "è di tutta evidenza" che l'organo deputato ad approvare i documenti in questione sia il Consiglio Comunale su proposta del Sindaco.
Su Enti Locali e PA del Sole24Ore del 17 marzo 2015 viene scritto "Si ritiene, alla luce dell'art. 42, comma 2, lettera e) del TUEL che l'approvazione finale del piano spetti al consiglio, al di là della formulazione letterale del comma 612"
Premesso che il nostro legislatore è un solenne pasticcione voglio/devo presupporre che sappia cosa fa e quindi ragiono secondo quello che mi ricordo dei miei studi di giurisprudenza.
- Il Tuel è un D.Lgs. quindi ha la stessa forza di una legge.
- Il comma 612 è dentro la legge di stabilità e quindi - giuridicamente - è gerarchicamente sullo stesso livello del Tuel ma è successivo al TUEL.
Per quel che mi ricordo se una legge dice una cosa e DOPO ne arriva un'altra che dice una cosa diversa si deve intendere che la seconda o modifica o deroga alla prima.
In questo caso il comma 612, successivo all'art. 42 c. 2 lett. e) del TUEL, dice chiaramente: " i sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni di cui al comma 611, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, definiscono e approvano, entro il 31 marzo 2015, un piano operativo di razionalizzazione delle società".
Quindi il comma 612 stabilisce un nuovo specifico adempimento (che ai tempi del TUEL non c'era) ed interviene con una deroga espressa all'art. 42 che vale tanto come le deroghe alla competenza del Consiglio fissate dallo stesso TUEL.
Sarò vanitoso (... o forse mi sono "fulminato" definitivamente) ma se lo Stato fa confusione non è che gli operatori siano autorizzati a fare ragionamenti che sviano dai percorsi consueti del diritto.
Il Piano lo approvo con Decreto Sindacale, se il piano prevedesse l'alienazione di azioni delle Società allora l'atto conseguente passerebbe al Consiglio.
Saluti
Giorgio