Contabilità economica: l'utilizzo dell'avanzo genera perdita

Sto abbozzando una contabilità economico-patrimoniale manuale per un piccolo ente. L'ente riceve dei trasferimenti regionali e li rigira ad altri enti come contributi quindi con bilancio tendenzialmente in pareggio. Le eventuali economie sui contributi vanno ad avanzo vincolato e su autorizzazione regionale vengono aggiunte al budget dell'anno successivo per essere redistribuite.
Ogni anno quindi a livello economico-patrimoniale mi ritrovo ad avere una somma in entrata e una somma in ispesa che è sempre più alta (per via dell'avanzo vincolato) e quindi una perdita d'esercizio. E' corretto così?
Nel principio contabile sulla contabilità economico-patrimoniale si intuisce come neutralizzare l'FPV (con i risconti) ma sull'applicazione dell'avanzo non ho trovato nulla.
Ogni anno quindi a livello economico-patrimoniale mi ritrovo ad avere una somma in entrata e una somma in ispesa che è sempre più alta (per via dell'avanzo vincolato) e quindi una perdita d'esercizio. E' corretto così?
Nel principio contabile sulla contabilità economico-patrimoniale si intuisce come neutralizzare l'FPV (con i risconti) ma sull'applicazione dell'avanzo non ho trovato nulla.