ECCEDENZA RES. ATTIVI SU RES. PASSIVI REIMPUTATI

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Messaggioda emanuela72 » 09/06/2015, 11:17

Gentili esperti,
chiedo vostro supporto per il seguente dubbio:

nella parte corrente del bilancio dopo il riaccertamento straord. dei residui mi trovo in questa situazione:
anno re imputazione residui attivi re imputati residui passivi re imputati
2015 339.655,90 119.389,86
con conseguente rideterminazione all’01.01.2015 dell’avanzo di amministrazione della quota non vincolata che si è ridotta di euro 220.266,04 senza alcun problema avendo sufficiente capienza.

Vi chiedo se, in sede di stesura del bilancio 2015 mi è consentito utilizzare la differenza positiva di euro 220.266,04 (derivante dalla differenza tra residui attivi e residui passivi re imputati) per finanziare spese di parte corrente oppure devo inserire un fondo pluriennale vincolato in uscita per pareggiare le maggiori entrate re imputate al fine di non utilizzarle per finanziare spese 2015 o come altro mi devo comportare.

Ringrazio anticipatamente.
emanuela72
 
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Re: ECCEDENZA RES. ATTIVI SU RES. PASSIVI REIMPUTATI

Messaggioda ELSE » 10/06/2015, 14:18

Mi trovo in una situazione simile alla tua e cercavo un confronto/conforto
Ho provveduto a compilare l'allegato A utilizzando il modello Excel messo a disposizione da ARCONET e poi con il software di contabilità ho cercato riscontro.
Il FPV in entrata si forma solo per la parte conto capitale ed è identico a quello da me calcolato con file di cui sopra. Per la parte corrente i residui attivi re-imputati sono maggiori dei passivi e quindi non si forma. Però nella parte spesa mi si sono formati tanti FPV sia per parte corrente che conto capitale ma il totale delle variazioni create dal software (compresi i FPV di cui sopra) non pareggia; le Entrata sono superiori alle uscite.
Perché si sono formati i FPV nella parte spesa?
Perché la variazione generata non coincide?
GRAZIE
ELSE
 
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Re: ECCEDENZA RES. ATTIVI SU RES. PASSIVI REIMPUTATI

Messaggioda mariagrazia! » 11/06/2015, 17:45

Anche io ho reimputazioni di RRAA superiori ai RRPP, l'eccedenza l'ho prudenzialmente accantonata in un capitolo fittizio in uscita, anche se ritengo che avrei potuto applicarlo all'uscita
mariagrazia!
 
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Re: ECCEDENZA RES. ATTIVI SU RES. PASSIVI REIMPUTATI

Messaggioda gius » 11/06/2015, 18:11

Stessa situazione. Nel bilancio 267 si crea un'eccedenza di entrata non essendo evidenziato alcun FPV.
Nel bilancio 118 si crea FPV in entrata positivo per la parte capitale e FPV in entrata negativo per la parte corrente. Il software sembra funzionare solo con la destinazione dell'eccedenza a "copertura di eventuale disavanzo" che nel mio caso non c'è.
In sostanza non trovo il modo tecnico e contabile di garantire la quadratura fra il bilancio 118 ed il bilancio 267 e di destinare a nuove spese (caso espressamente previsto dai principi) l'eccedenza dei residui riaccertati rispetto ai passivi riaccertati.
Per i mod. 5/1 e 5/2 di Arconet ho seguito la formula automatica ed ho seguito la nota 2 ...
Non ho ancora fatto stampe definitive sul bilancio 2015 e sto seriamente sospettando di essere io a non capire.
Nel dubbio, ho provato ad inviare un quesito ad Arconet. Chissà se sono riuscita a spiegarmi e se riceverò risposta.
In caso estremo, pensavo anch'io di pareggiare il bilancio 267 con una posta transitoria, in attesa di idee più chiare.
gius
 
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Re: ECCEDENZA RES. ATTIVI SU RES. PASSIVI REIMPUTATI

Messaggioda ELSE » 11/06/2015, 22:16

Dopo varie verifiche e tentativi e considerato che l'allegato A) che mi stampa il software coincide con quello che ho compilato io utilizzando il file Excel ARCONET ho lasciato la variazione da reimputazione squilibrata, nel senso che le variazioni di entrata sono maggiori di quelle in uscita.
Secondo voi ho sbagliato?
La differenza, che è di una certa entità per il mio bilancio, è esattamente pari alla differenza positiva tra residui attivi e passivi reimputati.
Non ho ancora pubblicato nulla ma il tempo che mi sta prendendo il riaccertamento straordinario ha superato ogni limite e non potrei ulteriormente impiegare giornate intere per starci dietro e trascurare tutto il resto.
E' necessario che la variazione da reimputazione pareggi o posso intervenire anche in sede di predisposizione del bilancio di previsione aumentato il fondo di riserva e/o altri capitoli di spesa da non impegnare?
Vi ringrazio
ELSE
 
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Re: ECCEDENZA RES. ATTIVI SU RES. PASSIVI REIMPUTATI

Messaggioda gius » 12/06/2015, 8:30

La domanda è anche: perchè dovremmo destinare l'eccedenza a capitoli dove non si fanno pagamenti?
Il punto 9.3 dei principi prevede chiaramente che, nella particolare situazione in cui ci troviamo, possano essere finanziate nuove spese.
Per le quadrature ho l'impressione che:
- se quadri la variazione da riaccertamento ti pareggia il bilancio secondo il 118;
- il bilancio secondo il 267 per quadrare richiede per forza l'inserimento di una posta di spesa, vera o fittizia che sia, perchè altrimenti non quadra per importo pari all'eccedenza tra residui attivi e passivi riaccertati;
- se inserisci la posta di spesa nel bilancio 267 la devi mettere anche nel bilancio 118 e quest'ultimo non quadra più.
"... ho l'impressione ..." perchè sto cercando di capire, tra l'altro, anche se siamo oggettivamente in un loop o se sono io che non ragiono più.
Se qualche collega ha già risolto, ringraziamo per l'aiuto.
gius
 
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Re: ECCEDENZA RES. ATTIVI SU RES. PASSIVI REIMPUTATI

Messaggioda ELSE » 15/06/2015, 14:42

In attesa che qualcuno abbia affrontato e risolto la questione e ci possa far sapere avevo elaborato la seguente soluzione:
Poiché le maggiori entrate rispetto alle spese derivano da maggiori residui attivi reimputati rispetto a quelli passivi e ciò determina una parte dell'avanzo, potrei vincolare una parte dell'avanzo al 1/1/2015 da destinare a copertura del FPV quando mi occorrerà per es. 2016 e/o 2017?
GRAZIE
ELSE
 
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Re: ECCEDENZA RES. ATTIVI SU RES. PASSIVI REIMPUTATI

Messaggioda Mariangela » 16/06/2015, 17:07

Allego risposta integrale data da ARCONET al quesito in oggetto:
"Buongiorno,

in risposta al vostro quesito he fa riferimento alla fattispecie di un avanzo tecnico, che si realizza alla chiusura dell’esercizio, per completezza si rinvia al punto 9.3 del principio contabile applicato della contabilità finanziario quando precisa che “ nel caso in cui i residui attivi reimputati ad un esercizio sono di importo superiore alla differenza tra il fondo pluriennale vincolato stanziato in entrata e i residui passivi reimputati nel medesimo esercizio, tale differenza è vincolata alla copertura dell’eventuale eccedenza degli impegni reimputati agli esercizi successivi rispetto alla somma del fondo pluriennale vincolato di entrata e dei residui attivi.

Nel bilancio di previsione dell’esercizio in cui si verifica tale differenza è effettuato un accantonamento di pari importo agli stanziamenti di spesa riguardanti il fondo pluriennale vincolato…………”

……………….....

Si sottolinea inoltre che il punto del principio cui si è fatto rinvio precisa anche che l’eccedenza di residui attivi se non necessaria alla copertura dei residui passivi reimputati deve essere destinata alla copertura dell’eventuale disavanzo di amministrazione determinato dal riaccertamento compreso quello necessario alla eventuale ricostituzione di vincoli ed accantonamenti e solo da ultimo può essere destinato al finanziamento di nuove spese.

Cordiali saluti
"
Mariangela
 
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Re: ECCEDENZA RES. ATTIVI SU RES. PASSIVI REIMPUTATI

Messaggioda gius » 16/06/2015, 21:52

Sono nel caso " ... e solo da ultimo può essere destinato al finanziamento di nuove spese ... " dei principi e della risposta Arconet.
Mi sembra perciò corretto destinare l'eccedenza di entrate riaccertate per tutti e tre gli anni 2016-16-17 a nuove spese, con la cautela di scegliere spese non ricorrenti o almeno rinunciabili. Un po' come si farebbe con delle entrate non ricorrenti.
Pensate sia corretto essere cauti anche ai fini del patto, trattandosi di entrate già "utilizzate" a tale scopo in anni precedenti?
gius
 
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Re: ECCEDENZA RES. ATTIVI SU RES. PASSIVI REIMPUTATI

Messaggioda gms » 08/07/2015, 17:35

L'allegato 5.1 la qualifica come eccedenza destinata ad essere accantonata a Fondo Pluriennale Vincolato (di parte spesa) nell'ipotesi dovesse servire all'eventuale copertura di impegni rinviati agli esercizi successivi (la cui copertura sarebbe così garantita dal Fondo Pluriennale Vincolato, sempre distinto per la parte corrente o la parte in c/capitale).
In quel caso e in prospettiva (considerata la necessità di rappresentare il Fondo Pluriennale di parte spesa per missioni e programmi) l'accantonamento avverrebbe in relazione a quelle scritture contabili (impegni) rinviate agli esercizi successivi.
O, in alternativa, se necessario, l'accantonamento, in situazione di disavanzo, sarebbe chiamato innanzitutto a colmare quest'ultimo.
In assenza di queste due necessità il pareggio di bilancio, a mio avviso, può avvenire con un temporaneo accantonamento (non a fondo pluriennale vincolato di parte spesa) sulla missione 20 - Fondi e accantonamenti (che tutto può accogliere fuorchè il Fondo Pluriennale Vincolato di parte spesa, peraltro difficilmente rappresentabile in questo caso per missioni e programmi), programma 3 - Altri Fondi con riferimento e collocazione a spese correnti o in c/capitale in relazione al piano dei conti finanziario integrato (in attesa che la libera destinazione di queste risorse sia individuata e definita da parte del Consiglio).
Si tratta di un caso di "avanzo tecnico" o di risorse eccedenti o, ancora, di maggiori entrate che possono, in questo caso, finanziare nuove spese (da individuare e destinare).

Su quest'eccedenza dei residui attivi rinviati ad un determinato esercizio ho inviato specifico quesito all'assistenza per l'armonizzazione dell'Ifel.

Spettabile Fondazione Ifel,
La presente per chiedere chiarimenti sul significato di quanto di seguito riportato:
"L’eventuale eccedenza dei residui attivi reimputata, non necessaria alla copertura dei
residui passivi reimputati (compresi quelli imputati agli esercizi successivi) e alla
copertura dell’eventuale disavanzo di amministrazione determinato dal
riaccertamento (compreso quello necessario alla eventuale ricostituzione di vincoli ed
accantonamenti) può essere destinato al finanziamento di nuove spese.
A tal fine, la variazione di bilancio diretta a individuare la destinazione di tale risorse,
che può essere costituita anche da ulteriori accantonamenti ai fondi spese, è
approvata dal Consiglio"

La domanda è la seguente: in attesa della destinazione di tali risorse come va contabilizzata sul bilancio di previsione quest'eccedenza non necessaria nè alla copertura di residui passivi, nè al disavanzo di amministrazione?

Ringrazio per la cortese attenzione e per la preziosa collaborazione.

La risposta fornita è la seguente:

Se l'eccedenza dei residui non deve essere destinata a ripianare un disavanzo da riaccertamento straordinario e se nel contempo non c'è necessità di accantonare tale eccedenza al fondo pluriennale vincolato per dare copertura a impegni reimputati in anni successivi, allora le maggiori entrate riaccertate possono essere liberamente destinate. Il consiglio comunale in sede di approvazione del bilancio di previsione o in sede di variazione al bilancio di previsione, potrà decidere come destinare questa maggiore entrata.

Assistenza Armonizzazione
IFEL Fondazione ANCI
Piazza San Lorenzo in Lucina, 26
00186 – Roma
Tel. 06/68816249-210
Fax 06/6861842
gms
 
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