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Il Comune Capofila ha chiesto ai comuni associati di firmare "un accordo, sulla base delle norme vigenti, per stabilizzare gli effetti negativi che avrebbe sul Patto di stabilità". L'accordo ridurrebbe l'obiettivo del comune capofila e incrementerebbe in proporzione quello dei comuni associati. In tale accordo non chiarisce però che già i Comuni hanno all'interno dei propri bilanci la spesa per sostenere i servizi che il Comune capofila gestisce e che gli vengono trasferite, in più non ha fatto menzione alla possibilità di ottenere spazi finanziari concessa dal D.L. 78/2015 ai comuni capofila che, se ho compreso bene, dovrebbe proprio rendere ininfluenti (nei limiti degli spazi concessi) gli effetti negativi del patto di stabilità per i comuni capofila.
Che ne pensate' E' giusto quanto chiesto dal Comune Capofila e le osservazioni che stiamo facendo?
Vi è urgenza di risposta atteso che hanno chiesto la firma dell'accordo per il 29/06.
Grazie.

La possibilità dell'accordo è prevista dall'articolo 31, comma 6-bis, della legge 183/2011.

Nella materia è intervenuto il recente D.L. 78/2015 che, con l'articolo 1, comma 6, ha introdotto un comma 6-ter al citato articolo 31 della legge 183/2011 stabilendo la scadenza del 30 giugno per la trasmissione all'Anci (di fatto a IFEL mediante apposito applicativo) dell'accordo ma precisando che lo stesso deve trovare ragione di contributi o trasferimenti concessi da soggetti terzi e gestiti direttamente dal comune capofila, esclusa la quota da questo eventualmente trasferita ai propri comuni associati.

In altri termini l'accordo è possibile ma deve riguardare solamente le spese direttamente impegnate dal capofila per l'erogazione di contributi e servizi a favore dei comuni associati. A differenza del 2014 non è pertanto possibile considerare le somme ricevute dal capofila e semplicemente "girate" agli associati sotto forma di trasferimento agli associati stessi.

Il comma 5 dell'articolo 1 del D.L. 78/2015 prevede ancora che la richiesta di spazi finanziari dei comuni capofila nei limiti di 30 milioni messi a disposizione debba essere alternativa alla modalità di sottoscrizione dell'accordo.

Personalmente, nell'ottica del capofila, riterrei preferibile la strada dell'accordo poiché credo che i 20 milioni possano risultare insufficienti rispetto alla portata del fenomeno, La mia è tuttavia solo una sensazione....

Il comune associato credo peraltro possa legittimamente non sottoscrivere l'accordo proposto dal capofila a meno che non vi siano obblighi in merito sanciti dalla convenzione che regola la gestione associata....diversa è la valutazione di ordine politico....

Voglio richiedere spazi finanziari per le spese sostenute nell' esercizio della funzione di ente capofila (scad.19.08)

L 'art. 1, comma 6-ter del DL.78/2015 fa riferimento al punto 2.1.3 della nota metodologica condivisa nell'intesa del 19 febbraio 2015. Ho trovato la nota metodologica, ma non mi è chiaro il procedimento
In sintesi qualcuno sa indicarmelo?
Grazie