10% alienazioni immobiliari

Buonasera, sono sempre io - l'ultima arrivata. Magari nel mio forum preferito c'era già una discussione aperta ma adesso gli esperti sono qui! L'art. 56 bis comma 11 del Dl 69/2013 (L.98/2013) prevede/prevedeva:
11. In considerazione dell’eccezionalità della situazione economica e tenuto conto delle esigenze prioritarie di riduzione del debito pubblico, al fine di contribuire alla stabilizzazione finanziaria e promuovere iniziative volte allo sviluppo economico e alla coesione sociale, è altresì destinato al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato, con le modalità di cui al comma 5 dell’articolo 9 del decreto legislativo 28 maggio 2010, n. 85, il 10 per cento delle risorse nette derivanti dall’alienazione dell’originario patrimonio immobiliare disponibile degli enti territoriali, salvo che una percentuale uguale o maggiore non sia destinata per legge alla riduzione del debito del medesimo ente. Per la parte non destinata al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato, resta fermo quanto disposto dal comma 443 dell’articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228.
Gli enti locali sono costretti a vendere il proprio patrimonio, non credo che il mio Comune sia l'unico. Ma questa generosa contribuzione al debito statale è proprio obbligatoria?
Se si, come temo, dove allocarla: entrata e spesa in conto capitale, accantonamento? Missione 20?
n.b.: il bello di questo forum (e del precedente) è la possibilità di rivolgere domande anche banali, anche con un nickname, ad autorevoli colleghi. Tutto il resto è secondario... Certo io mi sento in colpa per non poter contribuire a mia volta con interventi propositivi.. Ma, garantito, io leggo questo forum - a titolo personale - e lo farei ugualmente anche se dovessi pagare un abbonamento (una rivista cartacea non sarebbe la stessa cosa): basta non dover chiedere l'autorizzazione ad un sistema gerarchico a volte regolato da strani meccanismi.
11. In considerazione dell’eccezionalità della situazione economica e tenuto conto delle esigenze prioritarie di riduzione del debito pubblico, al fine di contribuire alla stabilizzazione finanziaria e promuovere iniziative volte allo sviluppo economico e alla coesione sociale, è altresì destinato al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato, con le modalità di cui al comma 5 dell’articolo 9 del decreto legislativo 28 maggio 2010, n. 85, il 10 per cento delle risorse nette derivanti dall’alienazione dell’originario patrimonio immobiliare disponibile degli enti territoriali, salvo che una percentuale uguale o maggiore non sia destinata per legge alla riduzione del debito del medesimo ente. Per la parte non destinata al Fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato, resta fermo quanto disposto dal comma 443 dell’articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228.
Gli enti locali sono costretti a vendere il proprio patrimonio, non credo che il mio Comune sia l'unico. Ma questa generosa contribuzione al debito statale è proprio obbligatoria?
Se si, come temo, dove allocarla: entrata e spesa in conto capitale, accantonamento? Missione 20?
n.b.: il bello di questo forum (e del precedente) è la possibilità di rivolgere domande anche banali, anche con un nickname, ad autorevoli colleghi. Tutto il resto è secondario... Certo io mi sento in colpa per non poter contribuire a mia volta con interventi propositivi.. Ma, garantito, io leggo questo forum - a titolo personale - e lo farei ugualmente anche se dovessi pagare un abbonamento (una rivista cartacea non sarebbe la stessa cosa): basta non dover chiedere l'autorizzazione ad un sistema gerarchico a volte regolato da strani meccanismi.