Il fondo stabile 2015 delle amministrazioni pubbliche deve avere come base di partenza il fondo stabile del 2014 (Circolare n. 20/2015 della Ragioneria Generale dello Stato).
La suddetta Circolare, dunque, si pone in linea con quanto indicato nella Circolare n. 8/2015, e in contrasto con le interpretazioni della Corte dei Conti sezione Puglia, Sicilia e Abruzzo, al fine di impedire che i tagli operati dal 2011 al 2014 vengano nuovamente inseriti nel fondo.
Le istruzioni della Ragioneria prevedono, quindi:
• la riproposizione del fondo 2014 di parte stabile, inserendo anche gli aumenti derivanti dall’applicazione delle norme contrattuali ( Ria, assegni ad personam dei dipendenti cessati nel 2014, risorse necessarie per l’erogazione del salario accessorio dei dipendenti in sovrannumero degli enti di vasta area assorbiti);
• nessun vincolo alla parte variabile del fondo, a parte i limiti dettati dal legislatore (ad esempio la possibilità di aggiungere risorse aggiuntive riservata unicamente agli Enti che rispettano il Patto e i vincoli di spesa del personale).
Fonte: Studio Sigaudo