da GIORGIO MARENCO » 28/08/2015, 10:19
Buongiorno colleghi.
scusate ma è un po' che leggo articoli e "cado dal pero" nel senso che mi trovo a sentir parlare di cose delle quali non sapevo nulla.
Qualcuno mi sa dare lumi sull'argomento trattato dal seguente articolo di oggi su Italia Oggi?
Ringrazio chi vorrà darmi lumi e qualche semplice riferimento.
Molte grazie
Giorgio
Di Matteo Barbero
C'è una grossa mina sul futuro degli enti locali: si chiama pareggio di bilancio e rischia di scoppiare fra pochi mesi. Se non verrà disinnescata per tempo. Ma per farlo non basterà la solita leggina o il consueto decreto milleproroghe.
La riforma venne varata in tutta fretta nel 2012 dal governo Monti ......
La legge 243 è entrata in vigore il 1° gennaio 2014, ma le disposizioni riguardanti regioni ed enti locali sono state rinviate al 2016. La legge 243 non potrà essere derogata o rinviata con la solita norma dell'ultimo minuto. Si tratta, infatti, di una legge rinforzata, in quanto varata (ai sensi dell'art. 81, comma 6, Cost.) a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera. Ogni successiva modifica, pertanto, deve seguire lo stesso iter, cosa tutt'altro che scontata nell'attuale contesto parlamentare.
In estrema sintesi, la legge pone due ordini di vincoli. In base al primo, ciascun ente locale dovrà conseguire un doppio equilibrio, da un lato fra entrate e spese finali (ossia al netto delle partite finanziarie), dall'altra fra entrate e spese correnti. Ognuno di questi due obiettivi dovrà essere declinato sia in termini di competenza (accertamenti e impegni), che di cassa (incassi e pagamenti). Inoltre, il rispetto dovrà essere garantito sia a preventivo che a consuntivo. In totale, quindi, i saldi da monitorare diventato ben otto. Il compito più improbo sarà quello di conseguire il pareggio in termini di cassa (oggi, secondo i dati Ifel, almeno la metà dei comuni sarebbe fuori linea), ma in generale ci sarà un'ulteriore ingessatura dei bilanci degli enti, già impastoiati da dieci anni di tagli e Patto di stabilità.
Tra l'altro, quest'ultimo (contrariamente a quanto da molti erroneamente sostenuto) non verrà automaticamente cancellato: infatti, la legge 243 prevede che agli enti territoriali possano essere imposti «ulteriori obblighi» oltre a quelli del pareggio, per cui nulla esclude che quest'ultimo possa coesistere con l'obbligo di conseguire un avanzo di bilancio in termini di competenza mista, come attualmente previsto dal Patto, che non a caso, in base alla legislazione vigente, ha un orizzonte temporale che arriva al 2018.
Il secondo vincolo, altrettanto stringente, riguarda l'indebitamento, che sarà possibile solo garantendo il rispetto del pareggio di cassa per il complesso degli enti di ciascuna regione, sulla base di apposite intese su base territoriale. Sulla effettiva portata di tale regola (che di fatto mutua il meccanismo, finora scarsamente applicato, del Patto orizzontale, rendendolo obbligatorio) finora nessuno si è seriamente interrogato.
In tutto questo, la politica tace quasi completamente. L'Anci ha lanciato un timido grido d'allarme prima della pausa estiva. Lo stesso le regioni, che già stanno applicando le nuove regole.