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nel mio comune è in scadenza il prossimo 31 dicembre il contratto di tesoreria, affidato con procedura ad evidenza pubblica e con clausola inserita che permette il rinnovo per uguale periodo ( 5 anni), non riesco a capire se sia possibile rinnovare alle medesime condizioni...

come previsto dalla legge, proroga di sei mesi nelle more dell'espletamento della gara

viewtopic.php?f=6&t=4711

come già discusso sembra non possibile se non esercitata nei primi tre anni...(per contratti di durata di tre anni)

Premetto che non ho affrontato direttamente la questione nei miei enti, ma confrontandomi con colleghi che erano in scadenza, ho fatto questi ragionamenti.

La legge 62/2005 che ha introdotto il divieto di rinnovo, e le interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali conseguenti, parlano di contratti di forniture di beni e servizi e fanno espliciti richiami al codice dei contratti.
Il servizio di tesoreria è senza dubbio una concessione di servizi. Per le concessioni (art. 30), il codice non si applica se non limitatamente a poche norme, ma si deve solo garantire il rispetto dei principi generali.
L'articolo 210 del TUEL è norma speciale e come tale dovrebbe prevalere sui principi generali.

Se i principi generali (trasparenza, pubblicità, parità di trattamento...) sono stati rispettati con la procedura di affidamento originaria, se la possibilità di rinnovo era esplicitamente prevista, se - a fortiori - si dimostra la convenienza economica del rinnovo rispetto alle condizioni di mercato ottenibili oggi (e sono certo che tutte le tesorerie facevano condizioni migliori 3-5 anni fa), io sarei abbastanza tranquillo a procedere con il rinnovo.

anche a me piacerebbe una lettura estensiva ma qui leggo


http://www.anticorruzione.it/portal/pub ... to?ca=4595

...“Qualora ricorrano le condizioni di legge, l'ente può procedere, per non più di una volta, al rinnovo del contratto di tesoreria nei confronti del medesimo soggetto” deve essere ricercato nell’art. 6, comma 2, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, come modificato dall’art. 44 della legge 23 dicembre 2994, n. 724, che regolava l’istituto del rinnovo espresso dei contratti pubblici. Tale norma prevedeva che: “entro tre mesi dalla scadenza dei contratti, le amministrazioni accertano la sussistenza di ragioni di convenienza e di pubblico interesse per la rinnovazione dei contratti medesimi e, ove verificata detta sussistenza, comunicano al contraente la volontà di procedere alla rinnovazione”.
Come è noto, la previsione normativa citata è stata oggetto di una procedura di infrazione da parte della Commissione europea (n. 2110/2003), poiché consentirebbe alle stazioni appaltanti di affidare, in modo diretto e senza procedura concorsuale, nuovi appalti di servizi e forniture, in violazione dei diritto comunitario. Di conseguenza, l’art. 23 della legge 28 aprile 2005, n. 62 (comunitaria 2004), ne ha disposto l’abrogazione, sancendo il divieto generalizzato di proroghe o rinnovi taciti o espressi. Tale divieto è stato recepito anche nel nuovo Codice dei contratti, con la sola eccezione prevista, all’art. 57, comma 5, lettera b), per la ripetizione di servizi analoghi, quando ricorrano specifiche circostanze, non presenti peraltro nel caso di specie.
...

o anche

http://www.diritto.it/archivio/20616.html

poi se avete qualche altro appiglio per rinnovare è il ben venuto

... dissento anche sulla affermazioni che gli affidamenti di 3/5 anni fa possano essere considerati sicuramente + conveniente... se introdotto nel frattempo OIL il costo si riduce di molto

Non dalle mie parti.
3-5 anni fa si spuntava come tasso debitore l'euribor con uno spread di 0,1-0,2%.
Oggi le banche chiedono uno spread anche del 3%.
E spesso non accettano di svolgere il servizio in forma gratuita, ma chiedono commissioni sulle operazioni o canoni mensili (600 euro in un comunello vicino).
Tutto questo indipendentemente dall'OIL o meno.

So che la mia lettura è azzardata, ma non credo sia insostenibile.
Piuttosto di spendere migliaia di euro per il servizio di tesoreria.... ci proverei. Ma ovviamente resta nell'ambito delle opinioni personali

Andrea74 ha scritto:Premetto che non ho affrontato direttamente la questione nei miei enti, ma confrontandomi con colleghi che erano in scadenza, ho fatto questi ragionamenti.

La legge 62/2005 che ha introdotto il divieto di rinnovo, e le interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali conseguenti, parlano di contratti di forniture di beni e servizi e fanno espliciti richiami al codice dei contratti.
Il servizio di tesoreria è senza dubbio una concessione di servizi. Per le concessioni (art. 30), il codice non si applica se non limitatamente a poche norme, ma si deve solo garantire il rispetto dei principi generali.
L'articolo 210 del TUEL è norma speciale e come tale dovrebbe prevalere sui principi generali.

Se i principi generali (trasparenza, pubblicità, parità di trattamento...) sono stati rispettati con la procedura di affidamento originaria, se la possibilità di rinnovo era esplicitamente prevista, se - a fortiori - si dimostra la convenienza economica del rinnovo rispetto alle condizioni di mercato ottenibili oggi (e sono certo che tutte le tesorerie facevano condizioni migliori 3-5 anni fa), io sarei abbastanza tranquillo a procedere con il rinnovo.

Buongiorno, anch'io mi trovo ad affrontare il problema del rinnovo del servizio tesoreria. Nel 2011 abbiamo fatto una convezione con unicredit a seguito di gara pubblica per l'affidamento del servizio in questione e all'art. 3 è previsto che a discrezione dell'ente la convenzione potrà essere rinnovata per un periodo non superiore alla durata originaria con espresso atto deliberativo... . Ora chiedo...visto che la convenzione fatta nel 2011 e quindi successivamente alla legge 62/2005 e ipotizzando che all'atto della stesura della convezione stessa le parti abbiano valutato le restrizioni della legge 62 e nonostante ciò abbiano ritenuto di inserire la possibilità del rinnovo espresso, possiamo dire che il rinnovo per altri 5 anni è cosa pacifica e fattibile al di là dei limiti posti dalla citata normativa ?grazie

Approfitto della discussione riguardante l'affidamento del servizio di Tesoreria per chiedere a chi eventualmente ha già affrontato la questione, quale sia l'iter corretto per l'espletamento della gara di evidenza pubblica alla luce del nuovo codice dei contratti. Grazie

da rassegna odierna "Servizi di tesoreria a rischio in un terzo dei Comuni"sole 24

"..Enti locali. Gare deserte e prezzi in salita: le banche cercano più margini ROMA"

La questione arriva oggi in Conferenza StatoCittà