da Paolo Gros » 20/11/2015, 12:33
guarda nel 2016 cambiano in assoluto le regole e te le riporto dal Sole 24 Ore
Dal 2016 tutti gli enti locali, compresi i Comuni fino a 1.000 abitanti sinora esonerati dal patto e i Comuni provenienti da fusione, avranno l'obiettivo minimo di garantire l'equivalenza tra entrate finali e spese finali in termini di pura competenza, laddove:
• per entrate finali si intendono i primi cinque titoli delle entrate, secondo la nuova classificazione (correnti, in conto capitale e da riduzione di attività finanziarie);
• per spese finali si intendono i primi tre titoli delle spese, secondo la nuova classificazione (correnti, in conto capitale, per incremento di attività finanziarie).
Nelle spese non entrano i fondi e gli accantonamenti destinati a non tramutarsi in impegni al termine dell'esercizio, ivi compreso il fondo crediti di dubbia esigibilità che invece quest'anno aveva una funzione riduttiva dell'obiettivo di patto e rientrava allo stesso tempo tra le spese finali.
I vantaggi rispetto alle regole del patto di stabilità sono evidenti e non derivano solamente dal fatto che il saldo finale non deve più essere positivo – come accaduto dal 2008 a oggi - con evidente rilancio degli investimenti. A guadagnarci sarà anche la governabilità e programmabilità degli interventi e gli amministratori potranno contare su regole di bilancio più semplici da comprendere e da rappresentare ai cittadini.
Ciascun ente, quindi, a regime, avrà una dote strutturale utilizzabile per finanziare spese mediante ricorso all'indebitamento o applicazione di avanzo, pari almeno alla spesa per rimborso di prestiti e il Fcde o altri fondi rischio che, sebbene finanziati, non entreranno a far parte degli aggregati rilevanti. Dote che tuttavia potrebbe non essere sufficiente per smaltire gli avanzi già prodotti, soprattutto da parte di quegli enti che risultano poco indebitati e hanno una buona capacità di riscossione