da SOLVECOAGULA » 01/04/2016, 8:58
Ma magari è perfino mosso da intenti nobili e non propagandistici.
Se (se!) però le difficoltà del Comune non derivano da una mala gestione "interna", bensì dall'insostenibile "sistema di equazioni" da norme che, com'è noto, stringono contro l'angolo il Comune la cui sovranità/ autonomia rimane sulla carta, a favore delle finanze altrui, il Sindaco farebbe politicamente bene dal non aiutare ad oliare quello che io chiamo il nuovo (vecchio?) feudalesimo, in cui di fatto, il Comune è tassato ai fini di salvare la finanza pubblica generale (che a sua volta salva indoviniamo chi - qual'è l'unico settore interessato acchè la liquidità non giri?).
Piuttosto, il compito del Sindaco è quello (voglio esagerare, ma nemmeno tanto) di incatenarsi in piazza del Parlamento e fare lo sciopero della fame (sto esagerando apposta, possono esserci altre forme), ovviamente non ottenendo nulla, ma rappresentando manifestamente gli interessi del territorio.
E questo è il mio giudizio politico.
Da un punto di vista tecnico, invece, la collega chiedeva quale norma verrebbe violata in caso che si procedesse al prestito senza interessi da parte dell'individuo singolo. La materia meriterebbe un approfondimento. A me sovvengono queste due direzioni di ragionamento: uno, i modi in cui i Comuni si possono finanziare sono (con tutta probabilità, non ho mai approfondito) previsti in senso tassativamente chiuso nel TUEL. Non mi ricordo di "aperture" a una sorta di generico finanziatore benefattore privato.
Secondo, ma in realtà è una specificazione del punto precedente, a naso mi vien da pensare che, uno, i soggetti che possono finanziare una determinata categoria di soggetti devono appartenere ad un elenco, per non dire registro, di soggetti qualificati (leggi: non tutti possono fare quello che fa una banca o una società finanziaria). Due, se c'è un contratto di tesoreria con un soggetto che per contratto e legge può e deve, su richiesta, finanziare la mancanza di liquidità dell'Ente, trovo contrattualmente scorretto rivolgersi ad altri soggetti che offrono lo stesso servizio, peraltro gratis-senza interessi, quindi sottocosto, con conseguenti influenze negative sulla concorrenza, la trasparenza di gara di tesoreria ecc.
La mia non è ovviamente una disamina giuridica, solo un'intuizione su dove starebbero le regole che, a mio avviso molto probabilmente, nell'ipotesi del Sindaco finanziatore gratuito, verrebbero violate.
Lieto di essere corretto in caso di granchi colossali, ma se così fosse, si aprirebbe uno scenario politicamente e socialmente tremendo (non che quello attuale non lo sia), perchè vorrebbe dire che si potrebbe raccogliere il consenso popolare con un bel manifesto del tipo: "in caso di tensioni finanziarie ghe pensi mi a gratis"...
Si comprende facilmente le conseguenze che avrebbe un simile meccanismo d'offerta.