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Come da oggetto, è possibile richiedere la certificazione del credito, tramite PCC, prima della scadenza della fattura?
Io presumo di no, perché la ditta interessata fino alla naturale scadenza, a 30 giorni, della relativa fattura non ha (ancora) titolo per richiedere, sostanzialmente, un pagamento anticipato dell'importo dovuto.
Il caso (mi) si è verificato, che ne pensate?

si , puo' chiedere l'anticipo fatura ad una banca

Anch'io ero convinta che la certificazione in pattaforma dovesse riguardare solo i crediti certi liquidi ed esigibili. Mi pare che l'apposizione del termine di dilazione per il pagamento di 30 o 60 giorni, a seconda di quanto contrattualmente accettato dal fornitore, dovrebbe far venir meno il requisito giuridico dell'esigibilità e quindi non potrei certificare quel credito...o si può certificare il credito solo in quanto certo?
Si sta appesantendo tutto l'iter della PA. Fino a poco tempo fa (e anche adesso...ne ho ricevuta una ieri...) comunque per lo sconto di fatture si riceveva una richiesta da parte dell'Istituto bancario per accettazione, ora invece ricade tutto su di noi che:
1. riceviamo la fattura - da gestire (ovviamente)
2. nell'atto dell'ivio il fornitore provvede ad inserire una richiesta in PCC di certificazione - nuovo processo da gestire (e se te la dimentichi commissario ad acta con spese a carico tuo).

Laura ha scritto:Anch'io ero convinta che la certificazione in pattaforma dovesse riguardare solo i crediti certi liquidi ed esigibili. Mi pare che l'apposizione del termine di dilazione per il pagamento di 30 o 60 giorni, a seconda di quanto contrattualmente accettato dal fornitore, dovrebbe far venir meno il requisito giuridico dell'esigibilità e quindi non potrei certificare quel credito...o si può certificare il credito solo in quanto certo?
Si sta appesantendo tutto l'iter della PA. Fino a poco tempo fa (e anche adesso...ne ho ricevuta una ieri...) comunque per lo sconto di fatture si riceveva una richiesta da parte dell'Istituto bancario per accettazione, ora invece ricade tutto su di noi che:
1. riceviamo la fattura - da gestire (ovviamente)
2. nell'atto dell'ivio il fornitore provvede ad inserire una richiesta in PCC di certificazione - nuovo processo da gestire (e se te la dimentichi commissario ad acta con spese a carico tuo).

ormai la PCC e' da buttare nel WC
c'e il SDI

La controprestazione, pagamento del dovuto, nasce dal perfezionarsi dell'obbligazione...quindi dalla prestazione da parte del fornitore. Il suo credito, pertanto nasce dal momento in cui accertiamo di aver avuto la prestazione dovuta. Pertanto i trenta giorni di tempo che abbiamo per liquidare la fattura non influisce sulla natura del credito... e pertanto, a mio avviso, può essere tranquillamente certificata.

il sistema degli intelligentoni

La guida del MEF è abbastanza chiara, per cui citandola direttamente:

"Ai fini dell'ottenimento della certificazione, il credito deve essere certo, liquido ed esigibile:
... C) l'esigibilità, da valutarsi al momento del riscontro da parte delle amministrazioni, sta ad indicare l'assenza di fattori impeditivi del pagamento del credito, quali l'eccezione di inadempimento, l'esistenza di un termine o di una condizione sospensiva."

"L'esistenza di un termine" per il pagamento di un credito è quindi un fattore vincolante ai fini della richiesta di certificazione sulla Piattaforma.

Dopo che il credito è scaduto, il fornitore può chiedere la certificazione, anche perché logicamente, in quei 30 giorni, io PA potrei pagare quella fattura...

Posso concordare sull'esistenza del termine, ma in ogni caso la richiesta è stata fatta prima della scadenza della fattura e l'ente ha comunque 30 giorni di tempo, non ancora scaduti, per certificare o meno il credito, che nel frattempo è stato pagato, e quindi la motivazione addotta può essere ancora utilizzata, presumo.