Dovrei sistemare la posizione contributiva di 3 fratelli coproprietari, fino al decesso, di una quindicina di immobili a quota indivisa per 1/3 ciascuno.
Due dei fratelli sono deceduti, uno nel 2004, un'altro nel 2007, ma ad oggi la successione non é ancora stata definita.
I versamenti I.C.I. - I.M.U. sono stati effettuati dal fratello ancora vivente per il 66,67% per tutti gli immobili; per il restante 33,33% sono stati effettuati dalle eredi del fratello deceduto nel 2004, ma solo per i subalterni effettivamente occupati da loro (uno come abitazione principale + un'altra abitazione concessa in uso gratuito(*)).
Quindi, mancano i versamenti per la quota del 33,33% di 13 fabbricati generici.
Quelle che dovrebbero essere le due eredi si sono presentate in Comune chiedendo un conteggio di tutti i versamenti ancora in sospeso, in quanto dovrebbero richiedere un finanziamento per pagare il sospeso, le spese della successione (dovrebbe chiudersi a fine giugno) e le spese notarili per la successiva divisione dei vari immobili.
In un caso del genere, come mi devo comportare? (Teneno conto che, ad oggi, non ho nessun documento "ufficiale" a cui fare riferimento). Posso recuperare solo i soliti 5 anni o posso recuperare i tributi non versati a partire dalla data di apertura della successione, visto che la posizione é rimasta lì congelata in attesa di avere qualche chiarimento?
Sugli importi che posso recuperare, applico sanzioni e interessi oppure no?
(*) E' corretto considerare ab. princ. e concedere un immobile in uso gratuito al figlio, anche se non si é ancora effettivamente titolari del diritto di proprietà su quegli immobili?
Grazie!