Kaleb ha scritto:Firefil, grazie per lo spaccato di vita professionale, dev'essere stata un'esperienza terrificante con la prima ICI (e l'ISI del 1992).
Non tornare così indietro, non per la vergogna della mia età quanto perché non ho subito le conseguenze di quel caos, non lavoravo ancora. Anzi io devo il mio lavoro proprio all'ICI (mettiamola giù in modo semplice). Si avvicinavano gli ultimi anni per le liquidazioni ed accertamenti dell'esordiente ICI (liquidazioni entro tot anni, obbligatorie, accertamenti entro un tot più lungo di anni, non obbligatorie nel senso che la loro mancanza non aveva automaticamente conseguenze disciplinari/contabili). C'era il boom dei concorsi perché in molti Enti l'ufficio tributi era una specie di "parente a tempo perso" della ragioneria (la sto semplificando e buttando anche sull'umoristico). Ah... beh, tanto il primo anno, il 1993, era di competenza del Ministero delle Finanze, almeno quello, poi in un modo o nell'altro ci avrebbero passato i dati delle loro verifiche e ci saremmo basati su quelli.
Legge 146 del 1998 (è scolpita lì in testa, impossibile dimenticarla): "Comuni, guardate che il 1993 tocca a voi." E ce lo dite così? Senza darci il tempo di prepararci almeno psicologicamente? Ed ecco che si continuò con la moda iniziata qualche anno prima in cui si prorogavano i termini delle verifiche. Cosa che adesso nessuno si sognerebbe di fare, è servita una pandemia per posticipare di 82 giorni (vado continuamente a memoria) i termini, altro che sistematiche proroghe annuali.
Kaleb ha scritto:.. ci si lamenta tanto della evasione fiscale immobiliare e poi la condizione operativa è semplicemente oscena
Non per cavalcare ancora i periodi passati ma... adesso è un gioiello. Nulla vieta di puntare alla perfezione, anzi è quello a cui si deve sempre pensare. Non la si raggiungerà mai ma se ci si accontenta di un 95% di correttezza (ho buttato lì una percentuale a caso) si sta già sbagliando. Punta sempre al massimo, ti fermerai sicuramente prima ma sarà comunque il meglio che potevi fare.
Tranquillo, comunque, il futuro è roseo: con la riforma del catasto si risolverà tutto. Un attimo... quale riforma? quella del 1998? quella del 200X? del 200X + Y? del 201X? del quasi 2020 o poco meno? del 202x?
All'annuncio delle prime ero anche preso da entusiasmo: dai che è la volta buona. Dalla terza in avanti non le consideravo nemmeno.
E' dal 2005 che bisogna riformare la riscossione, perché così com'è non va. Quando l'avete vista funzionare? Quando si dava potere vero all'ex esattore (qualcunque nome avesse). Ma le ganasce fiscali seppur efficaci danno poco consenso elettorale. Proroga, proroga, sospendi, sospendi, rinvia, rinvia. E scatta il meccanismo mentale (diffuso in altri settori, in edilizia ad esempio? ) che non val la pena pagare, tirala per le lunghe, poi vedrai che in un modo o nell'altro arriverà qualcosa che ci permette di sistemare pagando molto meno o addirittura niente.
E' il manuale "Come togliere ogni velleità di garanti del rispetto delle regole a chi fa i controlli dei tributi". Io ci trovavo e ci trovo ancora soddisfazione nei controlli, non certo per un accanimento contro la gente e la soddisfazione nel sapere che chiedo loro dei soldi, quanto per il fatto che nel mio piccolo, piccolissimo, posso provare a migliorare le cose, perché "le regole" (quando non sono irragionevoli) garantiscono la convivenza e... ma sì dai, pensiamo in grande... il benessere di tutti.
"Soddisfazione nei controlli? ma tu devi avere dei problemi, dei grossi problemi". Ah sì, parecchi, alcuni li conosco, altri dicono gli altri che li ho ma per me non è vero.
Datemi un elenco di 1000 anomalie (restiamo pure in tema di IMU) e ad ogni anomalia che sparisce, che dia o meno origine ad un recupero, per me è una soddisfazione: ho fatto il mio lavoro fino in fondo.
Oggi voglio esagerare: nel 1999/2000 nel mio piccolo (e grazie alla passione smisurata per l'informatica) ero quasi riuscito ad ottenere "per me" (il Comune in cui lavoro, ovviamente) l'estrazione dei dati presenti in conservatoria riguardanti ovviamente solo il mio Comune e solo per i dati rilevanti ai fini ICI (delle ipoteche e di tutte le altre iscrizioni-trascrizioni non mi interessava nulla) proprio per avere dati certi su cui lavorare. Con una cocciutaggine che si poteva usare solo a quel tempo, quando ancora esistevano i contatti telefonici pubblici delle grosse strutture, parlai con una specie di "tecnica informatica" della Sogei che mi diede una soddisfazione immensa, da brava informatica: "Certo, si può fare, tecnicamente è fattibile. Noi però eseguiamo operazioni solo se ci viene detto di farlo o ce lo permettono, non possiamo di nostra iniziativa prendere dati e darli così... anche se ad un'altra pubblica amministrazione. Il soggetto che ci deve autorizzare è il Ministero delle Finanze". Superato lo scoglio tecnico/informatico (l'operazione era fattibile) per il quale avrei chiesto comunque aiuto alla mia software house che vedeva di buonissimo occhio una cosa del genere da proporre ai suoi clienti, passiamo allo scoglio "burocratico" (che brutta parola! la si usa solo quando ci sono problemi). Trovata la persona giusta con cui parlare (chi ci riesce adesso? io non più) la risposta è stata secca, ancora impressa, scolpita come la legge 146 del 1998: "No, altrimenti si creano conservatorie parallele". Le esatte parola. Vai a spiegare che non si vuole tutto l'archivio della conservatoria, che è ad uso esclusivamente interno, che se vogliono possono togliere le informazioni "di contorno" irrilevanti ai fini ICI, che ... che anche sul programmino in MS-DOS di lettura delle estrazioni catastali c'è scritto "Copia non commercializzabile" ma qualcuno le spacciava per visure catastali (così mi hanno riferito) e che quindi già c'era un precedente che si basa sulla correttezza professionale del soggetto a cui avete dato quelle informazioni (nonché conseguenze anche penali, immagino, se "beccati") ma... "No, altrimenti si creano conservatorie parallele". Punto.
5 anni dopo hanno reso l'estrazione e la fornitura di questi dati come sostitutiva della dichiarazioni ICI. No, non mi sto prendendo il merito della fornitura degli xml da MUI. Dico solo che "far quadrare" le cose mi piace e utilizzare strade non ancora percorse non mi fa paura.
Ma non posso trovarmi un passatempo come tutti gli altri invece di scrivere "di lavoro" anche la domenica? Eppure anche questo mi dà soddisfazione. Devo avere veramente dei problemi. E non fatemi rileggere quello che ho scritto per correggere gli errori, dai, su, un piccolo sforzo anche da parte vostra.