Quesito IMU TASI - residenza in casa di riposo

Buongiorno,
un contribuente è proprietario al 100% di un’unità immobiliare adibita a sua abitazione principale.
Nel mese di marzo 2017 trasferisce la residenza in una casa di riposo ove effettivamente risiede fisicamente.
Ai fini IMU, da nostro regolamento, se un contribuente trasferisce la residenza in una casa di cura/riposo e la casa non sia locata, ha l’assimilazione dell’abitazione principale pertanto, per l’anno 2017 non deve pagare l’IMU.
Ai fini TASI non è stata prevista alcuna assimilazione per questa casistica pertanto deve pagare la TASI come seconda casa.
I nipoti, per non pagare la TARI, hanno cessato l’utenza elettrica ed hanno comunicato che i locali sono vuoti e privi di utenze. A seguito di questa dichiarazione l’ufficio scrivente ritiene che non si possa più assimilare ad abitazione principale un’unità abitativa priva di utenze in quanto non utilizzabile come tale.
A rigor di logica ci verrebbe da pensare che la casa viene assimilata ad abitazione principale se rimane attiva e il contribuente, titolare della proprietà/usufrutto può tornarci anche solo per un giorno ed utilizzare l’abitazione. Se l’abitazione è priva di allacciamenti paga come altro fabbricato senza assimilazioni di sorta.
E’ corretta tale interpretazione? Vi è una norma in tal senso?
Ringraziando per la cortese attenzione che vorrete accordarci porgiamo cordiali saluti.
un contribuente è proprietario al 100% di un’unità immobiliare adibita a sua abitazione principale.
Nel mese di marzo 2017 trasferisce la residenza in una casa di riposo ove effettivamente risiede fisicamente.
Ai fini IMU, da nostro regolamento, se un contribuente trasferisce la residenza in una casa di cura/riposo e la casa non sia locata, ha l’assimilazione dell’abitazione principale pertanto, per l’anno 2017 non deve pagare l’IMU.
Ai fini TASI non è stata prevista alcuna assimilazione per questa casistica pertanto deve pagare la TASI come seconda casa.
I nipoti, per non pagare la TARI, hanno cessato l’utenza elettrica ed hanno comunicato che i locali sono vuoti e privi di utenze. A seguito di questa dichiarazione l’ufficio scrivente ritiene che non si possa più assimilare ad abitazione principale un’unità abitativa priva di utenze in quanto non utilizzabile come tale.
A rigor di logica ci verrebbe da pensare che la casa viene assimilata ad abitazione principale se rimane attiva e il contribuente, titolare della proprietà/usufrutto può tornarci anche solo per un giorno ed utilizzare l’abitazione. Se l’abitazione è priva di allacciamenti paga come altro fabbricato senza assimilazioni di sorta.
E’ corretta tale interpretazione? Vi è una norma in tal senso?
Ringraziando per la cortese attenzione che vorrete accordarci porgiamo cordiali saluti.