mj89 ha scritto:Buonasera,
un dubbio: il collega che ha emesso il ruolo TARES, per una posizione di utenza domestica ha applicato le seguenti tariffe:
ABITAZIONE: parte fissa + variabile;
PERTINENZA: parte fissa + variabile.
Ad oggi, mi sono pervenute delle richieste di rimborso per la parte variabile della pertinenza (in quanto sostengono l'errata doppia applicazione della parte variabile sulla "casa").
A mio avviso è corretta l'interpretazione dei contribuenti ma l'amministrazione sostiene il contrario.
Informandomi in rete ho trovato interpretazioni discordanti tra di loro. Di seguito vi allego un interpretazione trovata dall'amministrazione:
"L’applicazione della TARES sulle utenze domestiche, ovvero sugli immobili destinati esclusivamente all’abitazione con le relative pertinenze, viene calcolata in base al numero dei componenti del nucleo familiare e alla metratura dell’abitazione e delle pertinenze.
La quota fissa si applica alla superficie dei locali abitativi e dei locali che ne costituiscono la relativa pertinenza, sulla base di tariffe fissate per le unità di superficie.
La quota variabile è determinata invece in relazione al numero degli occupanti.
In merito all’applicazione della parte variabile della tariffa ai locali di pertinenza delle abitazioni, l’art. 5 del dpr 27/4/1999, n.158 stabilisce che per le utenze domestiche la tariffa debba essere calcolata considerando sia la parte fissa che la parte variabile.
Non è quindi assolutamente sostenibile, in quanto non previsto dalla normativa, che nella commisurazione della tariffa per box e locali di pertinenza venga considerata la sola parte fissa, in quanto la normativa non opera alcuna distinzione tra superfici dei locali abitativi e quelle dei locali di pertinenza, che vengono considerate nel loro insieme come superfici ascrivibili a “Utenza Domestica”.
Come “Utenza Non Domestica” si considerano invece le superfici dei locali destinati ad attività commerciali, artigianali, industriali, professionali e altre attività produttive in genere. Anche per le utenze non domestiche l’art. 6 del dpr 27/4/1999, n.158 stabilisce che la tariffa sia anch’essa composta da una parte fissa e da una variabile.
In conclusione quindi la normativa non prevede che ci sia una categoria di locali per i quali debba essere calcolata una tariffa che consideri solo la sua parte fissa"
Mi aiutate?????
Grazie in anticipo
mj89 ha scritto:Buonasera,
un dubbio: il collega che ha emesso il ruolo TARES, per una posizione di utenza domestica ha applicato le seguenti tariffe:
ABITAZIONE: parte fissa + variabile;
PERTINENZA: parte fissa + variabile.
Ad oggi, mi sono pervenute delle richieste di rimborso per la parte variabile della pertinenza (in quanto sostengono l'errata doppia applicazione della parte variabile sulla "casa").
A mio avviso è corretta l'interpretazione dei contribuenti ma l'amministrazione sostiene il contrario.
Informandomi in rete ho trovato interpretazioni discordanti tra di loro. Di seguito vi allego un interpretazione trovata dall'amministrazione:
"L’applicazione della TARES sulle utenze domestiche, ovvero sugli immobili destinati esclusivamente all’abitazione con le relative pertinenze, viene calcolata in base al numero dei componenti del nucleo familiare e alla metratura dell’abitazione e delle pertinenze.
La quota fissa si applica alla superficie dei locali abitativi e dei locali che ne costituiscono la relativa pertinenza, sulla base di tariffe fissate per le unità di superficie.
La quota variabile è determinata invece in relazione al numero degli occupanti.
In merito all’applicazione della parte variabile della tariffa ai locali di pertinenza delle abitazioni, l’art. 5 del dpr 27/4/1999, n.158 stabilisce che per le utenze domestiche la tariffa debba essere calcolata considerando sia la parte fissa che la parte variabile.
Non è quindi assolutamente sostenibile, in quanto non previsto dalla normativa, che nella commisurazione della tariffa per box e locali di pertinenza venga considerata la sola parte fissa, in quanto la normativa non opera alcuna distinzione tra superfici dei locali abitativi e quelle dei locali di pertinenza, che vengono considerate nel loro insieme come superfici ascrivibili a “Utenza Domestica”.
Come “Utenza Non Domestica” si considerano invece le superfici dei locali destinati ad attività commerciali, artigianali, industriali, professionali e altre attività produttive in genere. Anche per le utenze non domestiche l’art. 6 del dpr 27/4/1999, n.158 stabilisce che la tariffa sia anch’essa composta da una parte fissa e da una variabile.
In conclusione quindi la normativa non prevede che ci sia una categoria di locali per i quali debba essere calcolata una tariffa che consideri solo la sua parte fissa"
Mi aiutate?????
Grazie in anticipo
Nel caso il contribuente possieda, oltre all' abitazione principale, una seconda casa nel comune (allacciata ad utenze ma non occupata) a cui applico una riduzione per abitazione secondaria, come mi devo comportare per la quota variabile?