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Buondì a tutti i colleghi,
un contribuente mi espone il seguente problema: In data 31.11.2016 riceve per testamento un fabbricato con destinazione civile abitazione (seconda casa). In data 28.07.2017 provvede all'accatastamento. in data 17.05.2017 sporge denuncia in quanto un terzo appone una catena con lucchetto al vialetto (privato) di accesso al fabbricato, di fatto impedendogli il possesso di quest'ultimo. Come deve comportarsi ai fini IMU sia intermini dichiarativi che di versamento?
Grazie a tutti

se il proprietario è lui deve pagare il tributo anche se impossibilitato a sfruttarne il possesso.

Il mio dubbio nasce dal fatto che il presupposto impositivo per l'IMU è "il POSSESSO di immobili", non certo la sola proprietà". Inoltre uno "sguardo" alla riduzione del 50% prevista per gli inagibili e "di fatto non utilizzati", al fatto che tra i soggetti passivi vengono elencati i "titolari di diritto reale di usufrutto, USO, abitazione ..." mi fa propendere per una interpretazione per la quale questa persona (che di fatto non può accedere al fabbricato) non sia tenuta al momento al pagamento o comunque sia tenuto almeno usufruendo della riduzione al 50%. Comprendo però che evidentemente la norma non contempla un caso del genere (tant'è che fa riferimento ai titolari di "diritti reali", pertanto solo a quelli da Codice Civile) nel quale il terzo soggetto sta esercitando il possesso in virtù di un'azione di forza sulla quale successivamente si esprimerà eventualmente un Giudice. Il problema resta nell'attuale per il legittimo proprietario

Raggio84 ha scritto:Il mio dubbio nasce dal fatto che il presupposto impositivo per l'IMU è "il POSSESSO di immobili", non certo la sola proprietà".

art.3 D.Lgs 504/92 - soggetti passivi

Raggio84 ha scritto:Inoltre uno "sguardo" alla riduzione del 50% prevista per gli inagibili e "di fatto non utilizzati", al fatto che tra i soggetti passivi vengono elencati i "titolari di diritto reale di usufrutto, USO, abitazione ..." mi fa propendere per una interpretazione per la quale questa persona (che di fatto non può accedere al fabbricato) non sia tenuta al momento al pagamento o comunque sia tenuto almeno usufruendo della riduzione al 50%. Comprendo però che evidentemente la norma non contempla un caso del genere (tant'è che fa riferimento ai titolari di "diritti reali", pertanto solo a quelli da Codice Civile) nel quale il terzo soggetto sta esercitando il possesso in virtù di un'azione di forza sulla quale successivamente si esprimerà eventualmente un Giudice. Il problema resta nell'attuale per il legittimo proprietario

l'immobile mi pare di capire non sia inagibile, dunque il riferimento all'inagibilità è errato. Il non utilizzo è contemporaneo all'inagibilità e non sostitutivo alla stessa. Capisco che il proprietario lo percepisca come una vessazione, ma non vedo soluzione sul piano strettamente tributario. Se poi voi volete allargarvi e interpretare la norma suo favore, la responsabilità e vostra. io me ne vedrei bene ad aprire un precedente, state gestendo soldi pubblici, non dimentichiamolo mai.

Nessuno ha mai avuto casi analoghi? Giurisprudenza?

Confermo quanto scritto da Unborn..
Per fare un paragone e capire la logica, tieni conto che il proprietario è soggetto passivo anche in caso di sequestro o pignoramento.... quindi...

Raggio84 ha scritto:Giurisprudenza?

per un caso analogo nei contenuti....

Cassazione n.14119 del 07.06.2017

Grazie mille Unborn. Recente e risolutiva!

Sempre in merito al concetto di possesso e proprietà recente sentenza :
Cassazione n.25307/2017

Grazie di nuovo