FABBRICATO ACCATASTATO NON ULTIMATO

Buongiorno, mi trovo di fronte ad un caso complesso che cerco di descrivere brevemente:
Siamo di fronte ad un fabbricato oggetto di ristrutturazione e risanamento conservativo con concessioni edilizie del 1987 e successive del 1991 e 1992 e nel frattempo nel 1991 l'intero immobile è stato completamente accatastato diviso in vari sub con attribuzione di rendita a tutti. nel 1992 a completamento dell'intervento è stata conseguita l'agibilità per alcuni di questi sub. dichiarazione ICI riguardante tutte le unità e pagamento sempre regolarmente effettuato su tutto. Nel 2002 nuovo intervento di ristrutturazione che non modifica ne la situazione catastale ne le parti agibili o meno precedenti. Nel 2012 viene effettuata nuova dichiarazione per l'IMU dove vengono riconfermati tutti i sub con relativa rendita catastale e come prima pagamento sempre regolarmente eseguito per intero.
Nel 2017 viene presentata una Scia per terminare uno dei sub non terminati e successiva variazione catastale e agibilità.
In seguito il contribuente richiede rimborso per IMU versata sui sub non terminati per i 5 anni precedenti asserendo che tali sub non erano resi agibili e utilizzabili in quanto sugli stessi non erano stati ancora completati gli interventi di ristrutturazione e quindi chiede che per le stesse porzioni l'imposta venga determinata con il criterio del valore dell'area edificabile.
Ora quindi ci si chiede se tale richiesta sia lecita considerando che:
- l'immobile è stato accatastato fin dal 1991 e le porzioni non terminate non sono mai state messe in cat. fittizia F3 o F4
- Le dichiarazioni ICI e IMU di parte hanno sempre riportato tutte le unità con relative rendite
- Le concessioni edilizie degli interventi sono scadute o terminate e quindi l'immobile attualmente o per gli anni richiesti non era oggetto di lavori.
grazie a chi vorrà fornire un contributo o riflessioni sul caso
Siamo di fronte ad un fabbricato oggetto di ristrutturazione e risanamento conservativo con concessioni edilizie del 1987 e successive del 1991 e 1992 e nel frattempo nel 1991 l'intero immobile è stato completamente accatastato diviso in vari sub con attribuzione di rendita a tutti. nel 1992 a completamento dell'intervento è stata conseguita l'agibilità per alcuni di questi sub. dichiarazione ICI riguardante tutte le unità e pagamento sempre regolarmente effettuato su tutto. Nel 2002 nuovo intervento di ristrutturazione che non modifica ne la situazione catastale ne le parti agibili o meno precedenti. Nel 2012 viene effettuata nuova dichiarazione per l'IMU dove vengono riconfermati tutti i sub con relativa rendita catastale e come prima pagamento sempre regolarmente eseguito per intero.
Nel 2017 viene presentata una Scia per terminare uno dei sub non terminati e successiva variazione catastale e agibilità.
In seguito il contribuente richiede rimborso per IMU versata sui sub non terminati per i 5 anni precedenti asserendo che tali sub non erano resi agibili e utilizzabili in quanto sugli stessi non erano stati ancora completati gli interventi di ristrutturazione e quindi chiede che per le stesse porzioni l'imposta venga determinata con il criterio del valore dell'area edificabile.
Ora quindi ci si chiede se tale richiesta sia lecita considerando che:
- l'immobile è stato accatastato fin dal 1991 e le porzioni non terminate non sono mai state messe in cat. fittizia F3 o F4
- Le dichiarazioni ICI e IMU di parte hanno sempre riportato tutte le unità con relative rendite
- Le concessioni edilizie degli interventi sono scadute o terminate e quindi l'immobile attualmente o per gli anni richiesti non era oggetto di lavori.
grazie a chi vorrà fornire un contributo o riflessioni sul caso