Variazione catastale da D08 a unità collabente. Decorrenza

Un contribuente è proprietario di un immobile di categoria D08 nel quale, da molti anni, non viene esercitata alcuna attività e, oggettivamente, lo stesso si trova in stato di abbandono (si trova in area agricola).
Il contribuente, divenuto pieno proprietario a gennaio 2014, non si è mai preoccupato di versare l'IMU e, nel momento in cui gli è stato recapitato l'accertamento per l'anno 2014, ha provveduto a declassare lo stabile in F2, dichiarando la situazione come già esistente nel 2003, presentando probabilmente una perizia attestante ciò.
Il contribuente ha presentato ricorso chiedendo l'annullamento dell'atto, senza neanche fare una proposta di mediazione.
L'ufficio, fermo restando che ritiene che la variazione abbia efficacia dal 2018, sarebbe propenso al limite a riconoscere la riduzione al 50%.
Secondo voi, proseguendo nel ricorso, c'è la possibilità che il contribuente abbia ragione ?
Il contribuente, divenuto pieno proprietario a gennaio 2014, non si è mai preoccupato di versare l'IMU e, nel momento in cui gli è stato recapitato l'accertamento per l'anno 2014, ha provveduto a declassare lo stabile in F2, dichiarando la situazione come già esistente nel 2003, presentando probabilmente una perizia attestante ciò.
Il contribuente ha presentato ricorso chiedendo l'annullamento dell'atto, senza neanche fare una proposta di mediazione.
L'ufficio, fermo restando che ritiene che la variazione abbia efficacia dal 2018, sarebbe propenso al limite a riconoscere la riduzione al 50%.
Secondo voi, proseguendo nel ricorso, c'è la possibilità che il contribuente abbia ragione ?