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Buongiorno, voglio premettere che questo argomento fu trattato più o meno 3 anni fa sempre su questo forum e voglio premettere anche che probabilmente quasi nessun comune metterebbe in pratica quello che sto per chiedere... ma vorrei saperlo e capirlo con precisione perché anche nei vari siti internet specializzati non si trovano risposte precise in merito e soprattutto aggiornate con le nuove normative. La domanda è semplice: Qual è la sanzione applicabile in un eventuale avviso di accertamento per pagamento tardivo di un tributo locale?
Es.: la ditta X paga la rata saldo di tassa rifiuti, che scadeva il 17 dicembre, per €1.000,00 il 27 dicembre. La ditta effettua il versamento Senza tenere conto del ravvedimento operoso. Il quesito è, con le normative vigenti, Che sanzione potrebbe emettere il comune?
( Aldilà che come ci eravamo già detti anni fa tanta Manna se comunque pagano e quindi le sanzioni per questo tipo di cose molto difficilmente verranno emesse...).
Grazie in anticipo

mi inserisco per chiederVi il ravvedimento operoso per i tributi locali entro quanto si può usare? Ovvero a voi risulta che se il comune non ha ancora emesso avviso di accertamento il contribuente può utilizzare tale strumento sempre?
Esempio IMU 2015 non versata oggi nel 2019 a seguito di accertamento IMU 2014, avendo appreso della differenza, decide di versare quanto avrebbe dovuto nel 2015 con l'applicazione del 3.75%

È passato molto tempo ma magari può essere ancora utile. Il ravvedimento operoso lungo e lunghissimo (oltre i 2 anni e più) non è operante per gli Enti locali, ma solo per i tributi amministrati dall'Agenzia delle entrate. Quindi il termine massimo è il termine per presentare la dichiarazione (30 giugno, e dal decreto crescita 31 dicembre dell'anno successivo). Io farei l'accertamento con le sole sanzioni ed interessi per tardivo versamento.