Unborn ha scritto:Voi come vi comportate nel caso un immobile abbia in visura l'annotazione di ruralità e tale immobile sia di proprietà di un pensionato che non ha più partita IVA?
Lo chiedo perchè l'annotazione in realtà viene riportata a seguito di richiesta con autocertificazione da parte del proprietario ma poi il catasto in realtà non verifica la veridicità di ciò o comunque lo fa solo a campione. Spetta dunque al comune poi verificare i requisiti necessari e mi chiedevo appunto cosa fare nel caso dei pensionati, visto che uno dei requisiti è il volume d'affari ma visto anche che i pensionati coltivatori hanno spesso agevolazioni particolari che magari mi sono sfuggite.....a voi cosa risulta?
Ciao unborn!!!
ti cito la circolare 7/T/2007 agenzia del territorio
ecco qui il testo
https://portale.ecevolution.it/secured/ ... esti.xhtmle la circolare n 2 /2012
http://www.espertorisponde.ilsole24ore. ... 2_2012.pdf N,b.la ruralità dei fabbricati non è determinata soltanto dall’accatastamento degli immobili nelle categorie A/6 e D/10, bensì da requisiti specifici, previsti dall’articolo 9, commi 3 e 3-bis, D.L. 557/1993, che rappresentano il prerequisito ai fini dell’accatastamento elemento imprescindibile ai fini dell’esenzione Ici, ed ora Imu, dei fabbricati.
Ai ns fini .omissis ...Se il pensionato non esercita più attività agricola e non concede a terzi il terreno per lo sfruttamento, l’abitazione non può mai essere considerata quale rurale abitativa (contra: CTR Lazio, sentenza n. 180/2006) con la conseguenza che si perdono le eventuali agevolazioni del caso
In attesa del parere del dott guerra
saluti
m.g.