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L'ufficio emette avvisi di accertamento imu/tari che vengono spediti tramite posta con raccomandata AR o atto giudiziario.

Alcune volte la notifica può avvenire tramite il nostro messo comunale per gli utenti residenti nel comune.

E' corretto applicare, nel caso di spedizione, oltre al costo della notifica anche il costo delle spese postali?

Nel caso di notifica tramite messo è corretto applicare le spese e in quale misura?

grazie Gianna Ricciu

la norma vigente è sempre quella del 2012

DECRETO 12 settembre 2012
Disposizioni in materia di ripetibilita' delle spese di notifica e determinazione delle somme oggetto di recupero nei confronti del destinatario dell'atto notificato. (12A11465) (GU Serie Generale n.254 del 30-10-2012)


Art. 2

Costo della notifica

1. L'ammontare delle spese di cui all'art. 1, ripetibile nei
confronti del destinatario dell'atto notificato, e' fissato nella
misura unitaria di euro 5,18 per le notifiche effettuate mediante
invio di raccomandata con avviso di ricevimento e nella misura di
euro 8,75 per le notifiche effettuate ai sensi dell'art. 60 del
Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600 e dell'art. 14
della legge 20 novembre 1982, n. 890.

Ne approfitto, per chiedere il vostro parere in merito.
La ditta che ci cura il coattivo, ci ha presentato una proposta di delibera di G.M. con quale l'ente dovrebbe riconoscere l'applicazione del D.M. 12/09/2012, citato da Lucio anche per gli invii a mezzo pec.
A tal proposito mi citano una risposta ad un'interrogazione della Camera dei deputati datata 30/10/2014, nella quale si evince che il compenso spettante per le attività di notifica degli atti delle pubbliche amministrazioni e inteso a ristorare le stesse "non già delle mere spese vive sostenute per effettuare la notifica, bensì dei costi complessivi delle attività di notifica, inclusi quelli riferibili all'intero processo di gestione della notifica stessa, gravanti sulle medesime, liquidando un importo forfettario determinato".
Voi che ne pensate?

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