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Un contribuente risulta proprietario di due immobili di categoria C/2 che dalla visura catastale, tre le annotazioni, ritrovo la dicitura " richiesta ruralità".
Il proprietario è un pensionato che possiede la partita iva ma non esercita l'attività agricola.
Di fatto sono utilizzati come autorimessa e ricovero delle attrezzature agricole non più utilizzate.

Mi chiedo, la " richiesta ruralità" presuppone una risposta da parte dell'Agenzia Entrate - Territorio?
In qualunque caso, ritengo che non essendoci i requisiti per considerli rurali siano assoggettati al pagamento di IMU e TASI.

Condividete la mia interpretazione?

Ni, nel senso che l'Agenzia del Territorio comunica se la ruralità viene respinta per cui se nulla ha comunicato nell'arco dei soliti 12 mesi la ruralità è accettata, se poi l'uso non è connesso ad un'attività agricola in essere (anche se fatta da un terzo affittuario) la situazione cambia

Mi collego a questo quesito.
Immobile accatastato D10 nel 2014 di proprietà di imprenditore agricolo che, ora, mi comunica di essere pensionato e di continuare ad utilizzare l'immobile come deposito attrezzi agricoli e ricovero bestiame (che ancora possiede).
Come comportarsi? L'imprenditore agricolo pensionato continua ad usufruire delle agevolazioni?
Grazie.

In questo caso direi che svolge ancora attività agricola

per fabbricati strumentali all'esecizio dell'attività agricola si intendono

- D10
- ALTRA CATEGORIA con annotazione di ruralità

il pensionato deve avere p.iva agricola e volume d'affari inferiore a 7000 euro (no dichiarazione iva)

Grazie per i chiarimenti. Quindi è corretto se nella tabella determinazione aliquote 2020 scrivo così:

FABBRICATI RURALI AD USO STRUMENTALE D/10 1,00

Fabbricati categoria D esclusi D5- D10 8,60

Fabbricati categoria D/5 8,70

No

Fabbricati rurali ad uso strumentale dell'attività agricola in categoria D10 oppure in altra categoria catastale ma con apposita ANNOTAZIONE DI RURALITÀ aliquota 1 per mille

Così è corretto

ok perfetto