Dal comunicato parrebbe di sì, come per tutti i Comuni che gestiscono direttamente la TARI e i relativi contribuenti (la precedente "chiamata al patibolo", credo di ottobre, riguardava solo enti/società in forma diretta/affidatari della gestione del servizio rsu).
Avendo già vissuto il trauma dell'ARERA e dei suoi cervellotici adempimenti per il servizio idrico gestito in economia dall'Ente, vado a colpo sicuro dicendo che ti devi registrare come operatore da
https://www.arera.it/it/anagrafica.htm (anche perché bisogna pensare al folle bonus sociale).
Le informazioni da compilare, provenienti per ciascuna branca, da un ufficio o dall'altro, a mio avviso hanno poco senso: 1) la delibera 444/2019-trasparenza entra in vigore ad aprile 2020 o addirittura dopo (per i comuni piccoli): che senso ha chiedere oggi agli enti non gestori diretti di raccolta/smaltimento il livello di informazioni e il livello di qualità di "bollettazione" e customer service d'ufficio forniti nei confronti dell'utenza rsu? 2) le domande attengono anche a: il tempo di risposta allo sportello, il tempo di risposta al telefono, il tempo di rimborso del non dovuto.. hanno una mezza idea che non siamo società private e le nostre procedure sono regolate dalla normativa? Pensano che abbiamo solo quello da fare? L'ARERA purtroppo parte da due presupposti errati: a) tutti devono migrare alla tariffa corrispettiva e gli ATO funzionano alla perfezione, quindi loro ragionano come se ci fosse solo quella situazione ideale (tant'è vero che i "Comuni" non sono mai esplicitamente citati nelle sue delibere, ma finché gli EGATO non sono operativi ed esiste la Tassa rifiuti..); b) dato che la selva di delibere, adempimenti, sanzioni ritengono che abbia funzionato bene per il sistema elettrico, gas e idrico, prendono tutto l'impianto e lo traslocano sic et simpliciter nel settore rsu, ignorando la normativa vigente.