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state affrontando il problema dell'applicazione dell'art. 1 comma 803 L. 160/2019- costi di elaborazione e notifica degli atti tributari?
Io ho un appalto e l'appaltatoreinsiste che queste somme previste dalla legge di bilancio gli vanno riconosciute.
Pur avendo letto la risposta su telefisco dove si qualificano tali importi come costi e non "corrispettivo", mi sorge il serio dubbio che così facendo si riconoscerebbe all'operatore economico una somma ben più alta di quella prevista nel capitolato speciale d'appalto; di fatto ci sarebbe una rilevante impennata sull'aggio.

A me non risulta che al soggetto esterno affidatario della riscossione coattiva spettino oneri di riscossione (anche se ci provano tramite la loro associazione rappresentativa); incassano già l'aggio convenuto..

Scusate se torno sull'argomento. Ma mi trovo sempre al punto di partenza con il nostro Concessionario per la riscossione coattiva.
Insistono sulla spettanza sia degli oneri di riscossione e delle spese di notifica ed esecutive.
la risposta di Telefisco è tutta da interpretare:
RISPOSTA
Le disposizioni di cui al comma 803 dell’art. 1 della legge di bilancio 2020 sono di carattere
generale e cogente e pertanto si applicano con efficacia immediata nei confronti degli enti
locali e dei loro concessionari.
A questo proposito si deve sottolineare che gli oneri di cui trattasi non devono essere confusi
con le condizioni economiche pattuite tra l’ente locale e il soggetto incaricato della
riscossione poiché le somme di cui al comma 803 non hanno natura di corrispettivo
contrattuale ma rispondono ad esigenze diverse e cioè di prevedere espressamente la
possibilità di porre a carico dei contribuenti “costi di elaborazione e di notifica degli atti” nei
limiti però previsti dal Legislatore
Ho trovato anche questo articolo che differenzia la riscossione effettuata da concessionario e da Ader.
https://ntplusentilocaliedilizia.ilsole ... fresh_ce=1
Cosa ne pensate?