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Accogliendo il suggerimento di Kaleb ("posso suggerire, laddove praticabile, l'uso massiccio della PEC") chiedo un riepilogo delle attenzioni principali da seguire.

Visto l'art. 60 - D.P.R. 600/1973 ed in particolare " ...la notificazione degli avvisi e degli altri atti che per legge
devono essere notificati alle imprese individuali o costituite in forma societaria e ai professionisti ... può essere effettuata direttamente dal competente ufficio ... a mezzo di posta elettronica certificata, all'indirizzo del destinatario risultante dall'indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata (INI-PEC) ..."

1. Notificare a indirizzo risultante da INI-PEC;

2. La notifica può essere effettuata direttamente dal competente ufficio (basta mia PEC come responsabile procedimento oppure serve PEC creata per ufficio tributi o PEC Funzionario Responsabile, non userei assolutamente quella dell'ufficio protocollo);

3. Avvisi di accertamento devono essere firmati digitalmente (.p7m formato CaDES o PaDES) dal Funzionario Responsabile
https://tuttopa.it/viewtopic.php?f=7&t= ... nti#p79158

4. Spese di notifica mantenere € 8,75 anche se spedito a mezzo PEC
https://tuttopa.it/viewtopic.php?f=7&t= ... PEC#p76981

EBELLE ha scritto:
2. La notifica può essere effettuata direttamente dal competente ufficio (basta mia PEC come responsabile procedimento oppure serve PEC creata per ufficio tributi o PEC Funzionario Responsabile, non userei assolutamente quella dell'ufficio protocollo);

L'indirizzo pec mittente deve essere un indirizzo registrato nel pubblico registro, che per le pubbliche amministrazioni è l'IPA: https://www.indicepa.gov.it

Grazie davide79!

A puro titolo informativo faccio notare che, mancando un rinvio espresso dalle leggi tributarie comunali e in assenza di tangibili pronunce giurisdizionali espresse sul punto, taluni commentatori avanzano dubbi sull'immediata applicabilità ai Comuni dell'art. 60 DPR 600/73 (non concordo con questa tesi, tanto più che Infocamere abilita tranquillamente gli EE.LL. all'accesso al portale attidepositati di cui al comma 7 dello stesso articolo). È in ogni caso sicuramente applicabile l'art. 6, comma 1-quater, D.Lgs. 82/2005, che di fatto ne ricalca le norme sulla notifica digitale.
Passando ai punti:
1: assolutamente inipec (i domicili digitali dei privati non-imprese e non-professionisti ordinistici non sono ancora operativi). Mai fidarsi di pec dei contribuenti non formalizzate in inipec (ci provano ma non bisogna cadere nel tranello).
2: assolutamente solo la pec iscritta per l'Ente nell'indice IPA (di solito la pec del protocollo dell'Ente o altra dell'Area Organizzativa Omogenea, negli Enti più grandi); recentemente vi sono state sentenze della giustizia tributaria che hanno annullato atti di ADER spediti da indirizzi pec non "ufficiali"
3: CaDES o PaDES sono indifferenti ed equivalenti alla stregua del regolamento UE EIDAS, come definitivamente statuito dalle SS.UU. della Cassazione nel 2018, che ha spazzato via pronunce assurde che denotano crassa ignoranza giuridica ed informatica di certe CTP e CTR
4: ci sono interpretazioni varie: c'è chi dice che l'Ente con l'uso della pec non ha necessità di ristorare tangibili spese di notifica, c'è chi dice che comunque l'iter di notifica è comunque presente quindi gli importi coprono l'intera procedura più che le spese vive. Nel mio ente la equipariamo ad una raccomandata A/R

Grazie Kaleb!!

Come quantificate le spese di notifica? Regolamento entrate?

DM 12/09/2012 (in attesa che il Ministero si prenda la briga di aggiornarlo tenendo conto dell'aumento delle spese vive).

confermo

DM 12/09/2012

Art. 2
Costo della notifica

1. L'ammontare delle spese di cui all'art. 1, ripetibile nei
confronti del destinatario dell'atto notificato, e' fissato nella
misura unitaria di euro 5,18 per le notifiche effettuate mediante
invio di raccomandata con avviso di ricevimento e nella misura di
euro 8,75 per le notifiche effettuate ai sensi dell'art. 60 del
Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600 e dell'art. 14
della legge 20 novembre 1982, n. 890.
2. L'ammontare delle spese di cui all'art. 1, escluse quelle
relative alla traduzione degli atti, ripetibili nei confronti del
destinatario degli atti stessi, e' fissato nella misura unitaria di
euro 8,35 per le notifiche eseguite all'estero, ai sensi dell'art.
60, primo comma, lettera e-bis), quarto e quinto comma, del decreto
del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, degli
articoli 37 e 77 del decreto legislativo 3 febbraio 2011, n. 71, e
dell'art. 142 del codice di procedura civile, salvo quanto
diversamente previsto dalle disposizioni contenute nelle convenzioni
internazionali.

grazie mille

Salve, ho un dubbio: nell'accertamento digitale è necessaria qualche dicitura particolare rispetto all'accertamento cartaceo?