Rapporti Comune Vs. Gestore Servizio Idrico integrato

Buongiorno,
vorrei rappresentare questo tipo di problematica, a chi cortesemente vorrà fornire le proprie opinioni, deduzioni e, documentazione reale su casi similari.
In breve:
Da qualche anno nel ns. Comune, è subentrato l'ATO di riferimento per la gestione del Servizio Idrico Integrato (prima gestito direttamente in economia dal Comune stesso), che a sua volta è espletato da apposita Società.
La natura del contendere è che la Società in argomento, pretende di fatturare gli oneri al Comune, delle utenze istituzionali comprese le fontanelle pubbliche.
L'Amministrazione, di contro altare, essendo già stata "costretta", alla consegna degli immobili, degli impianti e delle strutture legate al servizio, di proprietà comunale, reclama che la Società, a questo punto, diventi soggetto passivo , di una serie di tributi/tariffe comunali.
Quali ad esempio:
gli oneri derivanti dalla concessione dei terreni e della aree sulle quali insistono, gli immobili e gli impianti;
l'eventuale ex cosap o canone unico patrimoniale sulle condotte;
gli eventuali tributi IMU e TARI, sugli immobili eventualmente assimilabili alle prerogative imponibili;
etc., etc.;
Il tutto senza reali contratti che ne regolino, ad oggi, ne da una parte ne dall'altra, le relative ostentazioni.
A questo punto, sotto il profilo della legittimità, chi ha diritto realmente ed a che cosa? Ed eventualmente se esistono accordi di qualche natura analoga?
Grazie
vorrei rappresentare questo tipo di problematica, a chi cortesemente vorrà fornire le proprie opinioni, deduzioni e, documentazione reale su casi similari.
In breve:
Da qualche anno nel ns. Comune, è subentrato l'ATO di riferimento per la gestione del Servizio Idrico Integrato (prima gestito direttamente in economia dal Comune stesso), che a sua volta è espletato da apposita Società.
La natura del contendere è che la Società in argomento, pretende di fatturare gli oneri al Comune, delle utenze istituzionali comprese le fontanelle pubbliche.
L'Amministrazione, di contro altare, essendo già stata "costretta", alla consegna degli immobili, degli impianti e delle strutture legate al servizio, di proprietà comunale, reclama che la Società, a questo punto, diventi soggetto passivo , di una serie di tributi/tariffe comunali.
Quali ad esempio:
gli oneri derivanti dalla concessione dei terreni e della aree sulle quali insistono, gli immobili e gli impianti;
l'eventuale ex cosap o canone unico patrimoniale sulle condotte;
gli eventuali tributi IMU e TARI, sugli immobili eventualmente assimilabili alle prerogative imponibili;
etc., etc.;
Il tutto senza reali contratti che ne regolino, ad oggi, ne da una parte ne dall'altra, le relative ostentazioni.
A questo punto, sotto il profilo della legittimità, chi ha diritto realmente ed a che cosa? Ed eventualmente se esistono accordi di qualche natura analoga?
Grazie