Genitori affidatari_diritto di abitazione

Buongiorno a tutti,
premesso che il presupposto per ottenere, ma anche per continuare a mantenere, l’assegnazione della casa è la presenza di figli minorenni oppure di figli maggiorenni non economicamente autosufficienti. Il provvedimento di assegnazione della casa conserva la sua efficacia finché le condizioni della sua emissione rimangono tali, ossia fino alla maggiore età dei figli oppure al momento in cui diventano economicamente autosufficienti;
Condivido il seguente caso e chiedo un confronto:
Nel 2016 in sede di separazione la ex casa coniugale (in comproprietà) viene assegnata alla moglie in presenza di figlio minorenne affidato congiuntamente ma prevalentemente collocato presso di lei.
Dal 2018 il figlio, divenuto maggiorenne, risulta anche economicamente autosufficiente. Dal 2018 pertanto vengono meno i presupposti dell'assegnazione della casa al genitore collocatario.
Che fare?
Fino al 2017 applicazione del diritto di abitazione ex casa coniugale/familiare alla moglie;
Dal 2018 la moglie applica l'esenzione per abitazione principale al 50% della casa perchè lì dimora e risiede e il marito calcola l'IMU sul restante 50% come "altri immobili".
Il Comune può invitare le parti a trovare un accordo sul bene in comproprietà: ad esempio, uno potrà acquistare la quota dell’altro oppure potranno decidere di mettere in vendita l’appartamento dividendo a metà il ricavato.
Condividete?
premesso che il presupposto per ottenere, ma anche per continuare a mantenere, l’assegnazione della casa è la presenza di figli minorenni oppure di figli maggiorenni non economicamente autosufficienti. Il provvedimento di assegnazione della casa conserva la sua efficacia finché le condizioni della sua emissione rimangono tali, ossia fino alla maggiore età dei figli oppure al momento in cui diventano economicamente autosufficienti;
Condivido il seguente caso e chiedo un confronto:
Nel 2016 in sede di separazione la ex casa coniugale (in comproprietà) viene assegnata alla moglie in presenza di figlio minorenne affidato congiuntamente ma prevalentemente collocato presso di lei.
Dal 2018 il figlio, divenuto maggiorenne, risulta anche economicamente autosufficiente. Dal 2018 pertanto vengono meno i presupposti dell'assegnazione della casa al genitore collocatario.
Che fare?
Fino al 2017 applicazione del diritto di abitazione ex casa coniugale/familiare alla moglie;
Dal 2018 la moglie applica l'esenzione per abitazione principale al 50% della casa perchè lì dimora e risiede e il marito calcola l'IMU sul restante 50% come "altri immobili".
Il Comune può invitare le parti a trovare un accordo sul bene in comproprietà: ad esempio, uno potrà acquistare la quota dell’altro oppure potranno decidere di mettere in vendita l’appartamento dividendo a metà il ricavato.
Condividete?