TuttoPA.it

Un contribuente ci presenta istanza in autotutela al fine di rivedere al ribasso il valore venale da noi accertato. Delle motivazioni espresse in tale autotutela non condividiamo nulla o quasi, ma al solo fine di evitare un contenzioso dal dubbio risultato saremmo disponibili a rivedere il valore.
Il problema è: nelle motivazioni degli avvisi in rettifica possiamo mettere come motivazione quella sopra menzionata? ovvero al fine di evitare contenzioso e dunque principio di economicità ecc.....E' plausibile una motivazione del genere in questo step, ovvero prima della mediazione?

io arriverei prima in mediazione

Non avete regolamentato l'istituto dell'accertamento con adesione?

In mancanza, lo strumento giusto, come suggerito da Lucio, è senz'altro la mediazione. Anche se, mi rendo conto, vuol dire costringere il contribuente a presentare un vero e proprio ricorso. Per evitarlo, in extrema ratio e per puro spirito di "sopravvivenza", non escluderei l'autotutela. Anche se, francamente, non metterei come motivazione quella di economicità e dell'evitare un contenzioso. Prenderei atto che il valore dimostrato dal contribuente viene ritenuto congruo dall'ufficio (anche se proprio così non è..).

Si Davide, era per evitare al contribunete il costo della presentazione del ricorso visto che comunque informalmente una proposta da noi è stata fatta e lui l'ha accettata. Di fatto però la motivazione di fondo è evitarci tutti un contenzioso e prendere atto che il valore dell'area è sempre discutibile essendo una stima ed essendo il suo lotto in condizioni particolari (considerate già nel provvedimento ma di fatto mai certo il valore di un lotto)
Grazie ad entrambi