Buongiorno,
pongo il caso di una successione con molti eredi che non riescono a trovare un accordo. A seguito dell'impugnazione di un testamento e, tra le altre, la richiesta di ottenere la divisione giudiziale dell’eredità, il Tribunale dispone di sciogliere la comunione ereditaria e, relativamente ad un complesso immobiliare, dopo averne stabilito il valore, attribuisce ad uno dei figli (Tizio, che ne aveva fatto richiesta) la proprietà di un immobile, stabilisce la quota spettante a ciascun erede, disponendo che Tizio corrisponda a ciascuno degli altri fratelli la quota del valore stimato, ordina all'Agenzia del Territorio la trascrizione della sentenza e le conseguenti volture catastali autorizzando, in mancanza di accordo, la parte più diligente a provvedervi da sola. Tizio non ha provveduto a liquidare i fratelli e quindi la Conservatoria si rifiuta di registrare l'atto in mancanza delle quietanze di pagamento. Ora uno degli eredi richiede il rimborso di quanto versato dalla data della sentenza (2006) sostenendo che il pagamento del corrispettivo costituisce un’obbligazione da cui non dipende il passaggio di proprietà. Può lo scrivente ufficio riconoscere il rimborso in mancanza della trascrizione della sentenza?
Grazie