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Buongiorno
avrei bisogno di un vostro parere a proposito...

Un contribuente appartenete alle guardia di finanzA ha acquistato un immobili nel nostro comune .

Il contribuente è residente in un'altra regione e dal certificato di servizio fornito risulta che presta il servizio esclusivamente presso la caserma del luogo di residenza .

Il contribuente ha presentato la richiesta di dichiarazione imu ai fini dell'applicazione dell'agevolazione imu per abitazione principale ai sensi del punto 5 lettera c) c. 741 art. 1 della L. 160/19 per ottenere l'esenzione.

Il contribuente per altro ha confermato che non si reca per motivi di lavoro presso l'immobile acquistato nel nostro comune ma esclusivamente per fare visita alle figlie che sono domiciliate qui per motivi di studio ma pretende comunque che gli venga applicata l'agevolazione prevista come abitazione principale.

Io sarei dell'idea di non concedere l'esenzione...ma i dubbi mi assalgono.
Grazie per la collaborazione

l'agevolazione è dovuta, da come scrivi

- Sono assimilate all'abitazione principale pur non essendo richiesto il requisito di dimora e residenza anagrafica nell'immobile. L'assimilazione all'abitazione principale si applica ad un solo immobile nel territorio italiano a condizione che non sia locato (Legge 160/2019 art. 1 comma 741 lettera c) punto 5).

Se il "militare" che per l'unità immobiliare "A" chiede per l'IMU l'esenzione prevista dalla Legge 160/2019, art. 1, comma 741, lettera c), punto 5), e che per la TARI la suddetta U.I. era già esente (utenze disattivate e priva di arredi e suppellettili), può usufruire per entrambi i tributi (IMU e TARI) l'agevolazione?