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TARI - AVVIO A RICICLO RIFIUTI URBANI E RIDUZIONE PARTE VARI

MessaggioInviato: 28/03/2023, 9:53
da nicheb
Buongiorno,
qualcuno ha avuto modo di leggere la sentenza cassazione n. 5786/2023 che affronta la questione relativa alla riduzione della parte variabile della tariffa per le utenze non domestiche che avviano a riciclo?
Sembrerebbe che la percentuale di riduzione a scaglioni con un tetto massimo inferiore al 100% non sia consentita in quanto non prevista dal legislatore.
e quindi, mi chiedo e vi chiedo, si deve esentare l'utenza dal pagamento della quota variabile in toto?
Devo modificare il regolamento e volevo aggiornare anche questo punto, che mi rimane poco chiaro.

Grazie a chi mi darà una mano

Re: TARI - AVVIO A RICICLO RIFIUTI URBANI E RIDUZIONE PARTE

MessaggioInviato: 28/03/2023, 22:03
da Kaleb
Assolutamente no, deve vigere sempre il criterio di proporzionalità. La percentuale di abbattimento della tariffa variabile è data dal rapporto tra il quantitativo di rifiuti urbani dimostrati come avviati a recupero/riciclo e il quantitativo totale complessivo di rifiuti urbani effettivamente prodotti nella u.i.u. (o, se non disponibile o non dichiarato, il dato presuntivo correlato al coefficiente Kd in relazione alla categoria non domestica); il rapporto va parametrato alle superfici dei locali/aree coerenti con la producibilità di _quelle_ tipologie di rifiuti urbani avviati (se il tal rifiuto urbano non è compatibile col tipo di locale/area non gli si attribuisce). Ovviamente ciò presuppone che il contribuente (oltre a dimostrare l'avvio a recupero: contratto di affidamento, formulari di identificazione del rifiuto altra documentazione giustificativa) dia contezza delle varie superfici delle u.i.u. e delle relative destinazioni d'uso/concreti utilizzi. Anche il Consiglio di Stato stabilì anni fa che un limite massimo predefinito alle riduzioni TARI non era legittimo (ed è corretto conformarsi).